La giornalista che vuole uccidere il Cavaliere

Cristiana Chiarani è una collega giornalista. Di più, è una maestrina del giornalismo che non disdegna lezioni di etica professionale e personale

Cristiana Chiarani è una collega giornalista. Di più, è una maestrina del giornalismo che non disdegna lezioni di etica professionale e personale. Oltre, immagino, alla tv nella quale lavora, lo fa anche sui canali internet, tipo Twitter.

Proprio sul famoso social network la ragazza ha cinguettato, così si dice, sul mio caso. Non le sto simpatico, ha scritto che l'Ordine dei giornalisti avrebbe dovuto radiarmi da tempo, che sono un irresponsabile, che diffamare non è informare e cose del genere. Pensiero legittimo, non importa se basato su falsi (io non ho diffamato nessuno). La questione è un'altra. Perché ieri, sempre su Twitter, la suddetta campionessa di etica e professionalità, a proposito del ritorno in campo di Silvio Berlusconi ha scritto: «Forse dobbiamo piantargli un paletto di frassino nel cuore o sparargli nel cervello per evitare che torni... Basta!!!».

Ecco da chi dovrei imparare il mestiere, dai giornalisti che istigano a sparare

in testa a Berlusconi. Credo che su un punto la collega abbia ragione: io e lei non possiamo stare nello stesso Ordine professionale. Che fai, Cristiana Chiarani, ti dimetti tu o insisti con i tuoi amici perché caccino me?

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