I suoi occhiali da sole tondi indossati anche di notte e i baffetti da filibustiere sono inconfondibili. Il suo modo di condire la carne, facendo cadere il sale dall’alto del braccio piegato, è diventato iconico e gli è valso anche il nome con cui è famoso nel mondo: Salt Bae, ovvero “il sale prima di tutto”. “Consideratelo il mio modo di siglare i piatti, il mio marchio. Nel mondo dell’arte, le opere vengono firmate dall’artista; questo è il mio modo di lasciare il segno”, dice lui, che all’anagrafe è registrato come Nusret Gökçe. E da qualche settimana i milanesi di buon portafogli stanno facendo la coda per mangiare le sue carissime ma buonissime bistecche e per farsi un selfie con lui. Perché la sua catena Nusr-Et ha aperto presso Casa Brera, a Luxury Collection Hotel, il suo primo locale italiano.
Ho avuto la possibilità di provare il ristorante, destinato certamente a un pubblico di facoltosi amanti della carne ma che offre anche buoni piatti più accessibili, per chi voglia togliersi lo sfizio di vedere Salt Bae fare il suo iconico gesto e farsi un selfie con lui per vantarsi con gli amici. Ma al di là degli aspetti mondani e di varia umanità, Nusr-Et è un locale in cui si mangia una materia prima di altissimo livello trattata e cotta benissimo. Ho provato il Mamma mia, un manzo wagyu stagionato di altissima qualità, servito con una baguette che lo stesso Nusret spezza e porge con le mani, poi un il Nusr-Et Special, una bistecca con condimento al burro, e un Tenderloin Sirt dalla consistenza del burro, accompagnato da ottime patatine fritte, da un purè di patate e da spinaci cremosi, oltre che da un ketchup homemade. E per finire una fetta di baklava servito da una grande tortiera.
Certo, i prezzi sono alti e gli immancabili hater della rete – che quando si tratta di cibo diventano particolarmente moralisti anche se potendo sarebbero i primi a ordinare una Woww Steak di 400 grammi a 150 euro – si sono scatenati contro Nusr-Et. Ma siamo alle solite: il lusso non è un peccato, non è la steakhouse di un macellaio turco a dover risolvere i problemi di accesso al cibo delle classi disagiate. Chi viene qui lo fa con gioia e conto corrente adeguato. Beati loro e punto.
La proposta del ristorante è articolata su una piccola sezione di antipasti (Carpaccio di manzo, Tartare di manzo, Calamaretti croccanti), alcune insalate (la Speciale Nusr-Et è con misticanza, noci, formaggio tulum, pomodorini, uvetta, mele verdi e melassa di melograno), bistecche di vari tagli (il pezzo forte è il Tomahawk con osso, un colosso da 1100 grammi a 285 euro), un burger per chi vuole tenere basso lo scontrino senza rinunciare al godimento (è di 200 grammi, e grigliato con formaggio e cipolla caramellata e accompagnato da patatine fritte), un ottimo Pollo alla grigli marinato con harissa e servito con cavolfiore.
Chi vuole esagerare può scegliere un taglio di wagyu australiano cotto alla griglia, magari l’Amor appartenente alla riserva privata di Salt Bae Wagyu Rib Cap (300 grammi vengono 140 euro), oppure le costine di manzo (1,5 chili 130 euro), oppure il Filet mignon a fette, cotto su piastra di ghisa con burro e baguette (400 grammi, 160 euro), oppure gli inaccessibili tagli con foglia d’oro commestibile da 24 carati (il Tomahawk in questo caso tocca i 690 euro).
Si beve bene, attingendo da una carta misurata ma con etichette blasonate con ricarichi non lievi. Il servizio è internazionale, con molti camerieri che si esprimono in inglese per un pubblico in cui gli italiani sono una minoranza felice.
Nusret Gökçe, nato vicino a Erzurum nel 1983 da una famiglia modesta, si forma a Istanbul, dove inizia a lavorare in una macelleria e si appassiona a tal punto alla materia da non perdere mai l’occasione per imparare le tecniche di selezione, taglio, stagionatura e cottura della carne. Inizia a lavorare per una catena di steakhouse dagli standard elevati, dove impara il rigore, quindi prende a organizzare barbecue privati per una clientela esigente. Fondamentale la sua esperienza in Argentina e negli Stati Uniti, dove il barbecue è arte: una volta tornato in Turchia apre il suo primo ristorante nel quartiere istanbuliota di Etiler e lì riesce a creare una community di appassionati che lo seguono e ne diventano fan. E’ a loro che si deve la trasformazione della visione di un macellaio in un fenomeno gastronomico. Oggi, Nusr-Et conta circa 30 ristoranti in tutto il mondo con un team di oltre 1600 professionisti, e prevede una serie di nuove aperture, tra cui nelò 2026 anche a Roma.
Il suo segreto è quello che lui chiama “lusso emozionale”, che trasforma una cena in un’esperienza coinvolgente e spettacolare. Il locale milanese è piacevole ed elegante, un salotto borghese disegnato da Patricia Urquiola.Nusr-Et Steakhouse, piazzetta Maurilio Bossi 2. Tel. 02305435417. Aperto tutti i giorni dalle 19 alle 23