Fa discutere un commento che Cesare Parodi, presidente dell'Anm, ha fatto a un post pubblicato su LinkedIn dall'avvocato torinese Flavio Campagna contro la riforma costituzionale della magistratura. Il quotidiano Il Foglio, che lo ha trovato, sottolinea che quel commento "suscita non poche perplessità sul piano dell'opportunità istituzionale... Un post molto pesante - si legge - in cui Campagna (consigliere distrettuale di disciplina degli avvocati della Corte d'appello di Torino) annuncia il suo No al referendum con parole nette: "Non voterò mai questa riforma, né qualunque altra proposte dovesse provenire da chi ci governa ora ovvero da chi non perde occasione per fare a brandelli la nostra democrazia, la nostra Costituzione, i diritti civili e le libertà declinate in tutte le espressioni possibili. Quando il mio Paese si sarà liberato di questa ideologia fascista e liberticida, ne riparleremo".
Molto duro il commento di Giorgio Mulè (Forza Italia). "Sul sito de Il Foglio si racconta una storia da far venire i brividi istituzionali. A un avvocato che sulla piattaforma LinkedIn delira contro il REFERENDUM sulla riforma della giustizia arrivando a definire il governo 'fascista e liberticida' si accoda nei commenti qualcuno che si presenta come il presidente dell'Associazione nazionale magistrati, Cesare Parodi. Il presunto Parodi (non si può credere che sia lui) secondo quanto scrive il Foglio risponde: "Apprezzo moltissimo. E non mi sorprendo.
Grazie!". A questo punto si resta in attesa di una pronta smentita del dottor Parodi. Se invece non si trattasse di un avatar, ma del 'real' Parodi, saremmo davanti a una scenario eversivo che meriterà altro tipo di intervento".