Governo, ultimatum del Pdl: "Se condannano il Cav, lasciamo"

Schifani: "Se il Cav fosse condannato alla interdizione, sarebbe molto difficile che un Pdl acefalo del suo leader possa proseguire nell'esecutivo". E nel Pd regna il caos

Governo, ultimatum del Pdl: "Se condannano il Cav, lasciamo"

Il Pd è in subbuglio. C'è una parte del Partito Democratico che non ha digerito l'approvazione della richiesta di sospendere i lavori del Parlamento avanzata dal Pdl. Dai renziani a Rosy Bindi passando per Epifani. Proprio il segretario Pd, in una intervista a L'Unità, fa la voce grossa e minaccia: "O c'è un chiarimento serio e il Pdl dimostra di essere interessato ai problemi del Paese e non alle vicende di Berlusconi oppure, con la stessa forza con cui abbiamo fatto nascere questo governo, diciamo che così non si può andare avanti".

Epifani ha aggiunto che "il Pdl mette a rischio la funzione stessa di questo governo", precisando che "c'è un limite oltre il quale il nostro senso di responsabilità, che anche oggi abbiamo dimostrato, non può andare". Qualunque siano gli sviluppi della situazione politica, il segretario democratico si è detto comunque convinto che "noi non temiamo nulla, quale che sia l'evoluzione della situazione, abbiamo tutte le carte in regola per affrontare qualunque scenario".

Ma la posizione del Pdl è chiara e l'ha sintetizzata bene Renato Schifani: "Se Berlusconi fosse condannato alla interdizione dai pubblici uffici, sarebbe molto difficile che un Pdl acefalo del suo leader possa proseguire l’esperienza del governo Letta". Tuttavia, l'esponente del Pdl, intervistato da Radio Anch'io, ha precisato che "sulla vicenda giudiziaria di Berlusconi intendiamo avere un atteggiamento soft. Non c’è nessuna rivolta contro altri poteri dello Stato, ma abbiamo il diritto di informare i nostri elettori delle dinamiche politiche e processuali di fronte alle quali ci troviamo. Il nostro popolo deve avere la certezza di quello che stanno facendo a Berlusconi".

Ma nel Pd continua a regnare il caos. Rosy Bindi, dalle colonne del Corriere della Sera, ha criticato la scelta del Pd, che "non dovrebbe mai assecondare gli atteggiamenti di eversione istituzionale del Pdl". Secondo l'esponente del Pd: "Il centrodestra ha attaccato la Cassazione, ha minacciato di bloccare i lavori parlamentari per alcuni giorni. È vero che lo stop delle commissioni e dell’aula è stato di un pomeriggio, ma il significato politico non cambia. Con il nostro comportamento in aula abbiamo assecondato i falchi del Pdl".

Ad aggravare la confusione interna al partito, ci sono le dichiarazioni di Pier Luigi Bersani e Dario Franceschini, entrambi dì'accordo sul fatto che "se si va

avanti così, dobbiamo far cadere il governo al più presto". E anche quelle di Matteo Renzi: "Facciamo figure di m... una dietro l'altra. È come se tirassimo rigori contro la nostra stessa porta. Così non va bene"

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