Grillo inciampa sul «Corriere» Lui lo difende, i suoi s'infuriano

Il Grillo che non ti aspetti fa impazzire (di rabbia) i grillini. Non è passato inosservato l'endorsement dell'ex comico nei confronti dei giornalisti del Corriere della Sera: «Quando si vendono i simboli – si legge sul blog del leader M5S – e il palazzo di via Solferino lo è, si svende la nostra storia. Il tutto nel silenzio del sindaco di Milano e delle cosiddette istituzioni intente a occuparsi della cementificazione continua della città. Il blog è dalla parte dei dipendenti del Corriere (augurandogli di depurare il giornale dai pennivendoli e dai pescecani). La nostra Storia non ha prezzo». Apriti cielo. La strizzata d'occhio a una categoria, quella dei giornalisti, che Grillo non perde occasione di bollare come pennivendoli, ha portato un senso di smarrimento tra i seguaci del movimento.

I commenti parlano chiaro: «Prima ci lamentiamo dei giornali e ora ci preoccupiamo?»; «Vivono grazie ai soldi pubblici, dovevano fallire prima»; «Difendiamo chi sta con i nemici?». Più facile urlare «Tutti a casa!», vero Beppe?

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