Dopo aver preso di mira Epifani oggi Beppe Grillo se la prende con Renzi, criticando il viaggio che il sindaco di Firenze ha fatto in Germania. Sul suo blog il leader del Movimento 5 Stelle usa parole di fuoco: "Il pellegrinaggio ossequioso, subito dopo il loro insediamento, dei nostri primi ministri, come Rigor Montis e Capitan Findus Letta, presso la Merkel (e persino del voglioso ebetino di Firenze, che non vanta alcuna credenziale se non quella di aver vinto alla Ruota della Fortuna) ricordano la ricerca della benedizione papale dei grandi feudatari del medio evo. In ginocchio, baciando il sacro anello...".
Poi si lascia andare a una disamina ad ampio respiro: "Gli interessi economici della Germania e quelli dell’Italia non coincidono più da molto tempo, dal nostro ingresso nell’euro, che in realtà è un marco mascherato. È necessaria una mediazione, un confronto alla pari, per uscire dall’attuale impasse, non la continua genuflessione dei nostri politici".
"Nell’euro, a queste condizioni - tuona ancora Grillo - non possiamo più restare se vogliamo mantenere in piedi il nostro sistema produttivo. O si creano gli eurobond, titoli pubblici garantiti dalla BCE, per suddividere il rischio Paese su tutta l’area euro, o si ristruttura il nostro debito pubblico, in sostanza si congela il capitale investito o si rinegoziano gli interessi nel tempo.
Entrambe queste ipotesi sono viste dalla Germania, che possiede una gran parte dei nostri titoli pubblici, come l’orticaria, ma tertium non datur, non vedo altre possibilità per rimanere nell’euro. Non possiamo morire per Berlino, nè fare la fine della Grecia per accontentare gli interessi tedeschi e le ambizioni dei nostri politici. Primum vivere, con o senza euro".
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