Caso Sallusti

I magistrati ora brinderanno, noi continuiamo a difendere il diritto-dovere di informare

I magistrati ora brinderanno, noi continuiamo a difendere il diritto-dovere di informare

I magistrati ora brinderanno, noi continuiamo a difendere il diritto-dovere di informare

Dunque, ci sono riusciti: Alessandro Sallusti è stato arrestato. Sembrava im­possibile che in un Paese occidentale la polizia potesse interrompere una riunio­ne di redazione. Sembrava incredibile che in una moderna democrazia un gior­nalista venisse privato della sua libertà per il suo lavoro.

Sembrava pazzesco che nella patria di Beccaria la pena equa per un caso di diffa­mazione fosse la galera. Eppure è succes­so proprio questo. Adesso Il Giornale e i suoi lettori sono senza direttore e l’Italia senza giustizia, in compenso i magistrati e i politici che vogliono tappare la bocca ai cronisti e ammazzare ogni tipo di gior­nalismo d’inchiesta ora possono brinda­re.

Resta l’amarezza per l’avara solidarie­tà - tranne alcuni casi - di una categoria che pure dovrebbe essere parte in causa, senza parlare di qualche commento dav­vero stonato di chi- solo per ragioni politi­che o personali - non riesce a capire che questa è una battaglia di civiltà che do­vrebbe essere di tutti. Noi del Giornale siamo vicini ad Alessandro Sallusti e con­tinueremo a difendere il diritto-dovere di informare.

Il cdr del Giornale

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