Politica internazionale

"Cambiare paradigma con l'Africa": ora Piantedosi striglia la Ue

Le parole del ministro degli Interni Matteo Piantedosi al convegno di Med-Or. Oggi anche la telefonata col collega turco Suleyman Soylu

"Cambiare paradigma con l'Africa": ora Piantedosi striglia la Ue

Oggi per il ministro degli Interni Matteo Piantedosi è stata una giornata interamente dedicata alla questione immigrazione. Il titolare del Viminale ha infatti partecipato al convegno organizzato dalla Fondazione Med-Or. Intitolato "Italia, Niger. Europa, Africa. Due continenti. Un unico destino", l'evento, presieduto da Marco Minniti, si è tenuto a Roma, presso la Luiss Guido Carli. Nel corso della conferenza si è parlato proprio dei rapporti fra i paesi sopracitati.

"Si cambi paradigma con l'Africa"

"Queste prime settimane da ministro ho cercato di lanciare un messaggio chiaro ai colleghi europei sulla necessità di soluzioni strutturali sul lungo periodo rafforzando la collaborazione con i Paesi di transito e partenza dei flussi", ha dichiarato nel suo intervento Piantedosi. Il ministro ha evidenziato quanto sia importante aprire un dialogo con i paesi d'origine dei migranti. Un impegno che deve necessariamente essere supportato da una mobilitazione di risorse europee. L'Unione europea, coesa e consapevole, deve assumersi la responsabilità di attuare un piano di sostegno indispensabile per ridurre le cause che portano all'immigrazione illegale.

"Occorre un dialogo più franco e più leale che sappia creare le condizioni di fiducia con i paesi dell'Africa", ha insistito Piantedosi. "Si può collaborare con il Niger per arrestare i traffici illegali e governare insieme i flussi regolari", ha aggiunto.

Necessario concordare un cambio di paradigma, ha aggiunto il ministro, in grado di superare gli stereotipi consolidati che hanno spesso rischiato di minare la figucia fra paesi europei e africani.

La collaborazione con la Turchia

Intanto una interazione con la Turchia potrebbe essere prossima. Nel corso del giornata, Piantedosi ha infatti avuto un colloquio telefonico col collega Suleyman Soylu. I due hanno parlato di una collaborazione fra Italia e Turchia, che potrebbe attuarsi sia nel campo della sicurezza che in quello della guardia costiera. Il tutto per contrastare il fenomeno dell'immigrazione clandestina.

Non solo.

Il ministri degli Interni italiano e turco hanno dialogato apertamente sulle crescenti relazioni fra Italia e Turchia, insistendo sull'importanza di incrementare la collaborazione fra i due paesi.

Commenti