Imu o non Imu? La sfida si gioca sulla casa

Il premier: "Pericoloso abolire la tassa". Il leader Pdl replica: "Troveremo i soldi altrove". Duro scontro a distanza

Imu o non Imu? La sfida si gioca sulla casa

Roma Sono Mario Monti e Silvio Berlusconi i protagonisti del primo duello elettorale a distanza, su cose concrete. Il tema è l'Imu, la sua abolizione cova sotto la cenere e sarà il cardine della campagna per le politiche di febbraio. Monti lo sa e alla conferenza stampa di fine anno ha lanciato un anatema, perfettamente in linea con il resto del suo intervento: contro Berlusconi e in sintonia con tutto ciò che sta a sinistra del Pdl.
Per il premier dimissionario è sbagliato rivedere l'imposta sugli immobili, anche solo sulla prima casa. È un «pericolosissimo e illusionistico passo indietro». Promettere di togliere l'Imu è bellissimo e anche promettere di ridurre altre tasse e introdurre il concetto che pagare le tasse è lasciarsi mettere le mani in tasca dallo Stato». Ma «se si farà senza grandissime azioni di politica economica un provvedimento come questo - ha detto Monti - chi verrà a governare un anno dopo, non dico cinque anni dopo ma un anno dopo, dovrà rimettere l'Imu doppia».
Monti considera appena l'ipotesi che la copertura per abolire la tassa più odiata dagli italiani possa venire da tagli alla spesa o da altre entrate che non colpiscano il mattone, che è il principale asset nei patrimoni delle famiglie.

Solo dietro domanda diretta entra nel dettaglio e fa capire che non toccherebbe l'Imposta municipale sugli immobili nemmeno a crisi archiviata o con nuove coperture. «Non amo le tasse. Le ritengo parte legittima e doverosa della vita di cittadini». Il governo «non ha sbandierato l'Imu come una bellezza, ma quasi tutti i Paesi ce l'hanno». Aggrava la crisi di settori, l'edilizia e l'immobiliare, già pesantemente in crisi? L'abbiamo introdotta «non per una politica anticiclica ma per farci sopravvivere». Finanziarla con maggiori tagli alla spesa improduttiva o con tagli ai costi della politica? «Certamente si può fare di più sul controllo della spesa pubblica», ma «trovo interessante che le critiche sulla spesa e le tasse siano venute da due partiti (Pdl e Lega, ndr) che sono stati per anni al governo prima di noi».
A stretto giro di posta, è arrivata la replica di Silvio Berlusconi: «Abrogheremo l'Imu sulla prima casa nel primo consiglio dei ministri». L'ex premier individua anche una copertura in un «piccolo aumento delle imposte su lotto e sui nuovi giochi, sulla produzione di birra e alcol etilico, sugli aiuti che si danno in ordine sparso alle imprese e su un piccolo aumento della tassa di imbarco». Ai comuni, ha assicurato, «sarà dato tutto ciò che a loro non verrà» dall'incasso dell'Imu.

I conti sono quelli noti. L'imposta municipale porta alle casse pubbliche quasi 24,1 miliardi di euro (stima della Cgia di Mestre). Più di quanto previsto, visto che nel Salva Italia l'introito previsto era di 21 miliardi. Il costo di una eventuale abolizione per le prime case potrebbe costare 4,2 miliardi. Comprensibile, quindi, che Berlusconi voglia percorrere questa strada. Difficile, invece, che Monti la prenda in considerazione, visto che la sua, e quella del centro, è ormai una marcia di avvicinamento al Pd. Le priorità del centrosinistra sono altre. L'effetto della difesa dell'imposta municipale è ricompattare tutto il centrodestra. Il segretario della Lega Nord Roberto Maroni boccia la conferenza di fine anno di Monti proprio partendo dalla patrimoniale sulle case: «Monti difende la tassa più odiata e la sua scelta di mettere le mani nelle tasche degli italiani».

Anche il segretario del Pdl Angelino Alfano conferma l'abolizione: «Costerebbe allo Stato tra i 3 e i 4 miliardi di euro che non è impossibile trovare in maniera differente. Tassare la prima casa si può evitare».

La speranza del centrodestra è quella di capitalizzare l'odio degli italiani per la tassa sulla casa e gli attacchi di Monti a Berlusconi. Per Daniele Capezzone, portavoce del Pdl, ieri il premier ha messo in piedi «un assurdo comizio pro-Imu e un inaccettabile livore anti-Pdl. Gli italiani che stanno ancora pagando le sue tasse lo giudicheranno».

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