Intercettazioni, Berlusconi: "Io estraneo a tentativi di condizionare il Colle"

In una intervista a Il Foglio, il Cavaliere precisa: "Quirinale oggetto di attenzioni speciali e tentativi di condizionamento impropri, e brutali, ai quali sono completamente estraneo". Grasso: "Attacco al capo di Stato come nel '92"

Intercettazioni, Berlusconi: "Io estraneo a tentativi di condizionare il Colle"

La bufera politica sulle intercettazioni tra Giorgio Napolitano e l'ex ministro dell'Interno, Nicola Mancino e sulla presunta trattativa Stato-mafia continua. Dopo il ricorso alla Consulta da parte del capo dello Stato e dopo la copertina del settimanalePanorama, intitolata "Ricatto al presidente" e contenente una ricostruzione delle conversazioni tra Napolitano e Mancino la situazione è diventata infuocata.

Il Colle ha replicato all'articolo di Panorama con un comunicato ufficiale nel quale ha parlato di "campagna di insinuazioni e sospetti" nei suoi confronti, campagna che "ha raggiunto un nuovo apice con il clamoroso tentativo di alcuni periodici e quotidiani di spacciare come veritiere alcune presunte ricostruzioni delle conversazioni intercettate tra il Capo dello Stato e il senatore Mancino. Alle tante manipolazioni si aggiungono, così, autentici falsi".

Il capo dello Stato poi rincarava la dose dichiarando che "risibile perciò è la pretesa, da qualsiasi parte provenga, di poter "ricattare" il Capo dello Stato". Sulla questione è intervenuto Silvio Berlusconi, spazzando via eventuali dubbi (i mal pensanti sono sempre in agguato) su un suo coinvolgimento (dal momento che Panorama fa parte del gruppo editoriale Mondadori) e manifestando pieno appoggio nei confronti del Colle.

"Ho un rapporto consolidato e leale con il presidente Napolitano. Lo sanno tutti...Considero il capo dello stato un impeccabile servitore della Repubblica. Ed è per questo, aggiungo, che in questi mesi tormentati il Quirinale è stato oggetto di attenzioni speciali e tentativi di condizionamento impropri, e brutali, ai quali sono completamente estraneo, dei quali sono un avversario deciso. La frittata non è rovesciabile”, ha dichiarato il Cavaliere in una intervista al Foglio in edicola domani.

Parlando delle accuse a Panorama per l’inchiesta sulle intercettazioni a Napolitano poi Silvio Berlusconi aggiunge: "Viene da ridere, e anche un po’ da piangere. Mondadori è un grande editore, Panorama è il primo newsmagazine italiano, è tutta gente che fa il suo mestiere. Il bue che avvilisce sistematicamente l’informazione a strumento di una malagiustizia e di una malapolitica dà del cornuto all’asino. La giusta decisione di sollevare conflitto di attribuzione presso la Corte costituzionale non riguarda il settimanale mondadoriano, ma i comportamenti di una procura della Repubblica e i suoi portavoce a mezzo stampa, che oltre tutto per evidenti ragioni di piccola politica adesso litigano tra loro. I cittadini non sono stupidi, certe cose le capiscono al volo”.

Infine, ha continuato Berlusconi, "non gioisco per il fatto che questo metodo è arrivato, per calcoli politici precisi e direi di bassa lega, a lambire la massima istituzione dello stato. Anzi, proprio per evitare manovre torbide e destabilizzanti, italiane e internazionali, nell’interesse di un’Italia che amo e ho sempre amato, ho contribuito in modo determinante, nello scorso mese di novembre, al varo di un’operazione di emergenza imperniata sul governo del senatore Mario Monti e della sua compagine tecnica. Ritengo di essermi comportato da uomo di stato e da patriota”.

Sulla vicenda è intervenuto anche il capo della Direzione nazionale antimafia, Piero Grasso che ha dichiarato: "Oggi c'è una destabilizzazione nuova, fatta da menti raffinatissime contro la magistratura e il capo dello Stato, le stragi mafiose del '92 si inserivano in

una strategia più ampia che tendeva a mantenere l'esistente ed a fermare la spinta al cambiamento. Oggi c'è una ulteriore destabilizzazione fatta da menti raffinatissime contro la magistratura e contro il capo dello Stato".

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