Mentre per Jonella Ligresti sembra sempre più vicina la scarcerazione e l'affidamento ai servizi sociali, sono le parole in libertà della sorella Giulia, che ha già seguito la strada del patteggiamento, a imbarazzare la procura di Milano, che insieme a Torino indaga sul caso Fonsai. In un'intercettazione del 12 gennaio scorso la giovane Ligresti, parlando al telefono con un amico, si sfoga sull'andamento dell'imminente fusione tra Unipol e Fondiaria Sai, operazione cui la famiglia Ligresti si opponeva. E, senza mezzi termini, chiama in causa il procuratore aggiunto di Milano che si occupa di inchieste sul mondo economico, Francesco Greco, di essere «totalmente schierato» a favore di Unipol. «Hanno la stampa tutta con loro dice Giulia hanno le authority tutte con loro, cioè sono al loro servizio anzi gli dicono come devono fare le cose, hanno le associazioni consumatori, gli advisor, tutti con loro». «Ma la procura no», obietta il suo interlocutore. E lei: Una parte della Procura no, perché Greco l'hai visto come si comporta... Totalmente schierato».
Intanto per Jonella Ligresti si avvicina la remissione in libertà. La Procura ha detto sì alla richiesta di patteggiare tre anni e 4 mesi, e visto che è in cella dallo scorso 17 luglio potrebbe essere rimessa in libertà e accedere all'affidamento ai servizi sociali.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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