Il bianco e nero, dopo giorni di colori forti e scioccanti, si propongono come lo yin e lo yang a colmare di pace cromatica gli occhi e allo stesso tempo a parlare di verità e di bellezza. Come farebbe una delle straordinarie immagini di André Kertesz, maestro di arte fotografica e rivelatore di dettagli inattesi. Ieri a sorprendere il popolo della moda nell'ultima giornata di sfilate per la prossima estate, è arrivata la collezione in black&white di DSquared2.
Una prova di controllo e savoir faire da parte di Dean e Dan Caten, i fratelli più irriverenti della moda, che si sono opposti al caos cromatico dominante con una visione lievemente dark ma molto chic. «Per gente che ama la notte, che frequenta i club underground e che spesso fa tendenza» spiegavano i gemelli dando per la prima volta pochissimo spazio al denim ed esaltando il ruolo della camicia bianca. Stampata, verniciata, arricchita con borchie o maglia metallica, musicata dal tintinnio di collane nere di metallo gommato, è proprio lei la compagna di impeccabili completi in cotone-seta, pantaloni corti e giubbini, tutti neri, forti e puri come gli stivali da moto con scudo o paracolpi di metallo e gli occhiali da sole easy rider con montature nere oppure oro e lenti a specchio.
Ancora una volta la moda dimostra che è possibile far convivere un'ispirazione ma anche il suo opposto persino nella stessa collezione, come ha fatto per esempio Ian Hilton per la collezione Ports dove peraltro le proposte più convincenti ci sono sembrate proprio quelle declinate in bianco, come le splendide camicie oversize in popeline di cotone con collo in piedi. Una certezza in tempi in cui si solletica la vanità maschile con tonalità speciali persino nei preziosi abiti di seta, cotone e Tasmania. Ports ha fatto sfilare vestiti color papaya, limone, verde mela che sicuramente richiedono una personalità decisa e una capacità di spesa fuori dal comune se è vero che le palette cromatiche si evolvono alla velocità della luce e che ti puoi ritrovare con un abito rosa ortensia che passa di moda nel breve volgere di qualche mese.
Tutto il contrario del bianco e nero, la doppia cromia che in tempi di crisi non conosce crisi, come ha dimostrato Diesel Black Gold proponendo molti pezzi nelle diverse tonalità del bianco e del blu quasi nero. Del resto il colore dominante nella cultura steampunk degli anni Ottanta, evocata nell'attitudine rock chic della collezione, era proprio il nero questo volta illuminato da bottoni gioiello, occhiali dotati di sopralenti in pizzo metallico e ricami di fiori su abiti perbene e camicie classiche. Ovviamente in collezione c'erano anche tonalità decise messe al servizio di tessuti utilizzati a contrasto come la pelle abbinata al camoscio, il satin alla microfibra giapponese, il jacquard con il rib, il fresco lana con la pelle, il denim bruciato con il laser e invecchiato artigianalmente. In generale ci vuole competenza e coraggio per inserire in un mondo di sicurezze fatte di toni soft, la violenza dei colori forti solitamente usati nella moda maschile a dosi omeopatiche.
Francesco Martini Coveri è un irriducibile delle tonalità vitaminiche e ieri non ha fatto altro che confermare, per maschi e femmine, un'estate esplosiva attraverso stampe, variazioni di verdi, blu e arancio e bordure arcobaleno. Del resto cambiare il dna di una griffe è operazione delicata.
Non ci pensa lontanamente neppure Edward Sexton, celebre sarto di Savile Row che ieri sera ha presenziato all'apertura del corner Chester Barrie, il brand con cui collabora, da Coin.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.