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L'arcivescovo chiede scusa per la villa da due milioniLa linea Bergoglio vince pure negli Usa

Bufera sull'arcivescovo dell'arcidiocesi cattolica Usa di Atlanta. Wilton Gregory è accusato dai suoi parrocchiani di aver stornato milioni di dollari donati alla Chiesa per beneficenza per costruirsi una megavilla nel quartiere di Buckhead: il più esclusivo di una metropoli piagata dalla povertà. Grande l'imbarazzo in Vaticano. Gregory ha già fatto pubbliche scuse, ammettendo che la decisione di erigere l'opulenta residenza di più di 600 metri quadrati, circondata da giardini e statue e costata 2,2 milioni di dollari, era stata frutto di «mancanza di giudizio». Le vecchie abitudini spendaccione di alcuni prelati, però, non sembrano trovare comprensione negli anni della rivoluzione di papa Francesco e i parrocchiani hanno costretto l'arcivescovo a fare mea culpa.

Lo scandalo americano ha però scosso la Chiesa di Roma a pochi giorni di distanza da quello quasi identico accaduto in Germania, a Limburg, dove il vescovo Franz Peter Tebarz val Elst è stato rimosso d'autorità dalla Santa Sede per aver usato 31 milioni di euro per ristrutturare la propria residenza.

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