La lettera del presidente di Anitec

La lettera di Cristiano Radaelli

La lettera del presidente di Anitec

Per dare soluzione all’attuale crisi, il Paese deve affrontare con fermezza un grande cambiamento culturale e strutturale. Servono misure profonde che incentivino gli investimenti in Italia e facciano leva su una pressione fiscale più sostenibile.

Per questo obiettivo l’introduzione di processi digitali nella pubblica amministrazione avrà l’effetto di rendere i processi gestionali più veloci, efficienti e trasparenti. L’esperienza degli altri Paesi ricorda che la sola diffusione della banda larga ha portato ad una crescita tra l’1 e il 2% del Pil, mentre l’introduzione dei processi digitali nella Sanità potrebbe portare risparmi dei costi di gestione superiori al 10% e contemporaneamente un miglioramento dei servizi e delle prestazioni grazie alla teleassistenza da remoto. Le tecnologie digitali devono quindi essere sostenute con ambiti regolatori chiari e certamente non devono essere penalizzate con ulteriori tasse di settore.

Per costruire il futuro del Paese è necessario investirvi. La promozione ed il supporto alla Ricerca e Sviluppo, anche utilizzando in modo combinato fondi europei, nazionali e regionali, deve portare l’Italia a condividere l’obiettivo europeo che entro il 2020 gli investimenti in ricerca e sviluppo raggiungano almeno il 3% del Pil. La defiscalizzazione di questi investimenti può essere uno dei mezzi per sostenere questo risultato.

Contemporaneamente i metodi formativi devono recepire il

profondo cambiamento avvenuto nella cultura e nella società e permettere di sviluppare cittadini con le competenze digitali, oggi richieste dalle aziende e le competenze specifiche dei settori più avanzati.

Cristiano Radaelli

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