
La nuova idea del sindaco di Roma è quella di rendere il Tevere balneabile sulla scia di quanto ha fatto, o ha tentato di fare, il sindaco di Parigi. "Quello che ci fa piacere è aver rilevato che entro 5 anni potremo fare il bagno nel Tevere", ha dichiarato il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri. Parole che hanno scatenato i dubbi delle opposizioni ma anche le perplessità degli alleati. L'ex sindaco della Capitale, Virginia Raggi, esponente del Movimento 5 stelle ha chiesto che il Tevere sia navigabile e non balneabile. In tutto ciò non mancano le ironie, soprattutto perché l'ambiziooso progetto, come lo ha chiamato Gualtieri, è stato provato anche da Parigi, ma i risultati non sono stati particolarmente convincenti.
Osho, vignettista ironico che ha sempre tratto ispirazione dalla politica di Roma, oltre che da quella nazionale, ha realizzato un video con l'intelligenza artificiale ironizzando proprio su questa convinzione del sindaco , facendo un po' il verso a un classico della commedia italiana cinematografica, il "Gallo Cedrone" di Carlo Verdone. "Signori, elettori, ma sto fiume ve piace o nun ve piace? Ci serve o non ci serve?", dice il "finto" Gualtieri nel video di Osho. "Perché se ci serve io allora lo voglio vivere, lo voglio navigare, ce vojo pure fa er bagno al limite. Ma se non ci serve, e io dico che nun ce serve, signori nun ce serve, levamolo, sotterramolo, prosciugamolo, seguitemi bene in questa straordinaria intuizione", prosegue il sindaco generato con l'intelligenza artificiale da Osho.
"Al posto del fiume una lunga lingua d'asfalto a tre corsie: Los Angeles. Risultato, due punti e virgolette: traffico azzerato, inquinamento disintegrato. Guardo a destra e vedo verde, guardo a sinistra arivedo verde. Guardo in alto e vedo 'e rondini, senza più l'ombra de 'n gabbiano. Nun ce so più gabbiani: eccone uno, vattene ar mare che te l'abbiamo pure ripulito. Guardo davanti e se score, signori se score, finalmente se score a Roma", conclude il "finto" Gualtieri.
Una satira tagliente ed elegante, divertente ma ficcante, che mette in luce l'ennesima dichiarazione di propaganda del sindaco, che tra 5 anni, quando dovrebbero essere finiti i lavori, potrebbe non essere nemmeno più al Campidoglio, perché terminato l'attuale mandato che si concluderà nel 2027.