L'ha quasi uccisa ma al gip dice: «La amo, le ho dato solo un calcio»MASSACRATA DAL CONVIVENTE

«Sono innamorato di Rosaria, e dispiaciuto per quanto accaduto. Spero che guarisca il prima possibile». Ha esordito così il 27enne Antonio Caliendo, davanti al gip. Il giovane ha affermato di aver preso a calci la giovanissima convivente per futili motivi, e non per uno scatto d'ira dovuto alla gelosia. «Eravamo solo io e lei in casa, la madre e i fratelli erano già in piazza. Rosaria però non voleva uscire con me, così mi sono diretto verso l'uscio per andarmene, poi una volta sul pianerottolo lei mi ha spinto, a quel punto ho reagito spingendola anch'io». «Le ho dato poi anche un calcio per allontanarla, ma non era così forte». Parole che non sono bastate a evitargli la conferma del fermo con le accuse di tentato omicidio e maltrattamenti. È stato solo un calcio e poi non l'ho più toccata. Le ho chiesto se voleva andare in ospedale, ma lei mi ha detto che avrebbe chiamato la mamma. Così sono andato via.

Non sapevo che avevo combinato tutto questo, non potevo avere idea che la cosa fosse così grave», ha aggiunto il ragazzo
Per fortuna le condizioni di Rosaria Aprea, dopo l'operazione chirurgica, stanno migliorando. Aveva la milza spappolata e la prognosi resta riservata.

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