Leggi il settimanale

"L'islam non vincerà". La risposta della politica all'imam che sfida l'Italia

Da Fdi alla Lega, reazione compatta al sermone choc del predicatore Maryam che abbiamo raccontato in esclusiva: “Nessuno sottomette il nostro Paese”

"L'islam non vincerà". La risposta della politica all'imam che sfida l'Italia
00:00 00:00

L'islam non vincerà. Possiamo riassumere così le prime reazioni al sermone choc di Abu Maryam, imam di Genova di cui ha parlato Francesco Boezi sul Giornale di oggi. “L’Italia è corrotta, l’islam la soluzione” il suo mantra, la fede salvifica in un Paese considerato degradato sotto il profilo morale. Un altro caso dopo quello del predicatore di Torino Shahin, al centro del dibattito pubblico nelle ultime settimane. Ma da FdI alla Lega, la politica è compatta di fronte alla nuova sfida presentata da un predicatore.

"Ecco cosa hanno in mente. Con il Governo Meloni non esiste alcuna possibilità di sottomissione" la sottolineatura del sottosegretario alla Giustizia Andrea Delmastro. Sulla stessa lunghezza d’onda l’europarlamentare meloniano Carlo Fidanza: "L’Italia non ha bisogno di lezioni da chi non condivide i nostri valori. Alle prediche di chi pensa che l’Islam sia la soluzione preferiamo la nostra libertà, i nostri valori e le nostre tradizioni. L’Italia non si sottometterà”.

Dopo aver espresso la sua posizione al Giornale, l’europarlamentare leghista Anna Cisint ha rincarato la dose in un post su Instagram: "Ne abbiamo trovato un altro. Un altro predicatore che ci odia, fin dal profondo delle nostre radici, che vuole costruire una grande scuola coranica in tutta Italia per indottrinare tutti quei musulami che si fanno “inquinare” da nel nostro Paese: corrotto e forviante. Questo soggetto non può predicare in Italia!".

Il Carroccio è in prima linea ed è pronto a combattere, quanto evidenziato da Susanna Ceccardi: "L’Italia non è corrotta. L’Italia non ha bisogno di essere “salvata” dall’Islam. L’Italia ha una storia, una cultura e valori che vanno difesi. Se non gli piace il nostro Paese, se ne vadano".

Commenti
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica