Liste, simboli, preferenze: la guida all'Election day VERSO IL VOTO Il tabellone

Pronti, via. «Votate, votate, votate», esorta il ministro dell'Interno Annamaria Cancellieri. La campagna elettorale è alle spalle e non c'è più tempo per convincere gli indecisi-decisivi. Da domani mattina, neve o non neve, tutti e 50.449.979 siamo chiamati alle urne. Il vademecum del voto per le elezioni politiche e regionali 2013 si trova sul sito del Viminale (www.interno.gov.it).
Gli orari Domani dalle 8 alle 22 e lunedì dalle 7 alle 15 si vota per il rinnovo del Senato e della Camera. Negli stessi orari si svolgono anche le elezioni per il presidente e il Consiglio regionale di Lombardia, Lazio e Molise. Lo spoglio delle schede comincia lunedì alla fine delle operazioni di voto, cominciando da quelle per il Senato. Martedì a partire dalle 14 si svolgono gli scrutini per le elezioni regionali.
La tessera elettorale Per poter votare, come sempre, è sufficiente presentarsi al seggio con un documento di identità valido e con la tessera elettorale. Chi ha perso la tessera può richiedere un duplicato agli uffici comunali, che restano aperti durante tutte le operazioni di voto.
Camera e Senato Per la Camera possono votare i maggiorenni, per il Senato occorre aver compiuto 25 anni alla data del 25 febbraio. Come mostra il grafico, sia per la Camera (scheda rosa) sia per il Senato (scheda gialla) si vota tracciando un solo segno - ad esempio una croce o una barra - sul simbolo della lista scelta. È possibile esprimere una sola preferenza e qualsiasi altro segno o scritta invalida la scheda. Nei casi della Valle d'Aosta (per Camera e Senato) e del Trentino Alto Adige (per il Senato) si vota tracciando un solo segno sul nome del candidato scelto o comunque nel rettangolo che lo contiene.
Regionali Per le elezioni regionali (scheda verde) ci sono diverse opzioni. Si può votare barrando il nome del candidato presidente e/o (ma solo in Lazio e Molise) il simbolo della lista regionale. Oppure si può tracciare un segno sul nome del candidato presidente e sul simbolo di uno dei partiti che lo sostengono. In questo caso è possibile anche esprimere la preferenza per un candidato al Consiglio regionale, scrivendone il cognome (nome e cognome se c'è un'omonimia) nello spazio collegato alla lista relativa.

Terza possibilità: si può votare per il candidato presidente e per un patito che non lo sostiene. È il voto disgiunto. Anche qui è possibile esprimere la preferenza per un candidato consigliere. Ultima scelta: barrare solo il simbolo di un partito. Il voto è esteso comunque al candidato presidente collegato.

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