"Mai più un caso Trump". Fdi propone 500 mila euro di multa ai social censori

La proposta di legge del partito del premier Meloni prevede multe salate per le piattaforme e le reti sociali telematiche che si rendono responsabili di comportamenti "discriminatori" o "lesivi" della "parità di trattamento" e della "libera manifestazione del pensiero"

"Mai più un caso Trump". Fdi propone 500 mila euro di multa ai social censori

Mai più casi come quello di Donald Trump. Questo quanto prevede la proposta di legge depositata da Fratelli d’Italia nei giorni scorsi: multe salate nei confronti dei social network che censurano. Il comportamento tenuto dai soggetti gestori delle piattaforme “ha assunto ormai forme intollerabili”, secondo il partito del primo ministro Giorgia Meloni. Ed ecco le contromisure: come riportato dall’Adnkronos, il testo prevede una sanzione da 500 mila euro per piattaforme digitali e reti sociali telematiche che si rendono responsabili di comportamenti "discriminatori" o"lesivi" della"parità di trattamento" e della "libera manifestazione del pensiero".

FdI contro social che censurano

La proposta di legge firmata FdI si pone l’obiettivo di garantire trasparenza e parità di trattamento nella gestione e diffusione“di informazioni e notizie di rilevanza sociale e politica" su siti internet e social network. I firmatari del testo – i deputati Sara Kelany e Francesco Filini – ritengono necessario fare luce sulle “dinamiche disfunzionali” che interessano il sistema della comunicazione sul web. Qui i soggetti gestori delle piattaforme "si atteggiano, in buona sostanza, a ‘padroni’ dei contenuti che vengono veicolati per il loro tramite, applicando le proprie regole di condotta anche a dispetto delle normative interne degli Stati in cui operano. Ciò anche al fine evidente di orientare il messaggio politico, facendo emergere e rendendo accessibile prevalentemente un determinato tipo di contenuti a scapito di altri ritenuti meno meritevoli di diffusione".

“Mai più casi Trump”

Come anticipato, il testo di FdI mira a mettere la parola fine a casi come quello dell’ex presidente americano Donald Trump, cancellato da Twitter di punto in bianco."È accettabile, in un sistema democratico, che con un semplice 'colpo di spugna’ dato dalle big tech della comunicazione si possa silenziare improvvisamente e senza possibilità di appello un contraddittore politico?", la considerazione dei deputati Kelany e Filini: per questo motivo è necessario fissare “argini ben precisi”, nonché “insuperabili paletti alle derive censorie a cui stiamo assistendo”.

La proposta di legge prevede inoltre l’obbligo di garantire a ciascun utente dei social network “la libera espressione del proprio pensiero, nel rispetto dell'articolo 21 della Costituzione e con i soli limiti imposti dalla legislazione penale vigente”. E ancora, l’obbligo“attenersi a specifici criteri di trasparenza e di proporzionalità" nella gestione di notizie e profili con rilevanza sociale e politica. I contenuti, inoltre, dovranno essere valutati da persone fisiche e non più dai bot. La proposta di Fratelli d’Italia accoglie inoltre l’indicazione di registri contenenti “i dati rilevati nell’esecuzione delle verifiche sui contenuti”, con l’obbligo di invio all’Agcom e al Garante per la privacy con cadenza trimestrale.

Diritto all’oblio dopo 10 anni

La proposta di legge del partito meloniano prevede inoltre un capitolo sul diritto all’oblio. I titolari delle piattaforme social hanno l’obbligo di rimuovere le notizie relative a persone e fatti che risalgono a oltre 10 anni rima dell’entrata in vigore della legge e su richiesta dell’interessato.

Restano fuori dalla casistica i casi di omicidio, di lesioni personali gravi e gravissime, di delitti contro i minori e di quei casi nei quali sussista l'aggravante mafiosa. Per quanto concerne corruzione e terrorismo, i condannati potrebbero chiedere l’eliminazione delle notizie che li riguardano.

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