Il manager apprezzato anche da Casini e Tabacci. Castelli: «Non è del Carroccio»

RomaOrsi, l'ad di Finmeccanica agli arresti, un manager leghista? A dieci giorni dal voto è un piatto succulento per il centrosinistra messo in difficoltà dagli scandali bancari del Monte dei Paschi di Siena. Ma davvero Orsi sta alla Lega come Mussari al Pd? Più complicato sostenerlo. «L'ultimo miglio» per la scalata dei vertici di Finmeccanica si deve certamente alla Lega, come lo stesso Orsi riconosce in una telefonata amichevole a Maroni a fine 2011, non ancora segretario federale ma tra gli sponsor leghisti, da ministro e da varesino, della nomina dell'allora ad di Agusta Westland al posto che era di Guarguaglini, sponsorizzato invece per la riconferma da Tremonti e parte Pdl (Letta) E certamente la Lega (non solo Calderoli ma anche Maroni-Giorgetti, entrambi varesini), ha seguito le vicende di Agusta e Alenia-Aermacchi, aziende «padane» (sedi in Brianza, zona Varese), in cui tra l'altro, da decenni, lavora la moglie di Maroni, mentre nel Cda di Finmeccanica siede l'ex presidente della Provincia di Varese, Dario Galli.
Dunque, se l'ultimo miglio di Orsi è leghista, tutti i chilometri precedenti li ha fatti senza Carroccio (ieri Maroni su twitter è stato chiaro: «Su Finmeccanica oggi faccio partire nuove querele contro la banda dei diffamatori di professione, comincio da Repubblica e Falso Quotidiano»): in larga parte coi risultati ottenuti - con lui Agusta Westland ha raggiunto nel 2011 3,9 miliardi di ricavi, più del 7% rispetto all'anno prima - per il resto, non essendoci manager in aziende pubbliche che non abbiano sponde politiche, grazie agli appoggi di ambienti molto lontani da Pontida. «Noi eravamo d'accordo, certo, era un esponente del nostro territorio che andava alla testa di una multinazionale - ha spiegato Maroni -. Ma non dimentichiamo che lui è sempre stato assai più vicino a Casini e all'Udc. Per tacer di Bersani, piacentino come lui e suo buon amico». Si racconta di un'amicizia personale di Orsi con Casini, e un ex big leghista riporta un gossip surreale: «Si dice che Orsi ha fatto le scuole insieme a Casini, andate a controllare...». Fonti interne ai summit di quei giorni ricordano i molti «dubbi» del quartier generale leghista verso Orsi, considerato un «cattolico, vicino a Comunione e liberazione», corrente che non rientra nella galassia leghista (chiedere informazioni a Formigoni...), e quindi per nulla un leghista. L'allora viceministro alle Infrastrutture Roberto Castelli, proposto dalla Lega per Finmeccanica e Enel (ma incompatibile per legge come politico), ricorda lo stupore di quando, sui giornali, lesse tra i candidati in quota Lega, proprio Orsi: «Non era uno vicino al partito - racconta Castelli -. Ma è sicuramente un ottimo manager, e quel che sta succedendo è un danno gravissimo per l'azienda e per tutto il Paese».
Le apparizioni dell'ad Finmeccanica in contesti politici, in effetti, vanno cercate nei Meeting di Cl, a Rimini, cui ha preso parte diverse volte, e mai in compagnia di leghisti. È ospite nel 2007, poi nel 2008, poi nel 2010 insieme Sergio Dompè (Fermindustria) e Tajani (Pdl), quindi nel 2011, già ad di Finmeccanica, insieme a Conti (Enel) e Corrado Passera, ancora Ceo di Intesa Sanpaolo e non ministro. «È stata attribuita in maniera maldestra a Giuseppe Orsi una presunta fedeltà leghista, per il solo fatto di essere residente a Varese. Davvero poco rispetto per la sua caratura professionale». Chi lo ha detto? Maroni? No, Bruno Tabacci, ex Udc ed esperto di nomine.

Mentre Pier Ferdinando Casini assicura: «Se vogliamo parlare di Orsi ho sempre avuto, come decine di altre persone, l'idea che sia una persona per bene». Questo prima dell'arresto. Adesso, per Casini, Tabacci come decine di altre persone, conviene considerarlo leghista.

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