IN MANETTE

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Antonio Simone è un ex assessore regionale. Nei primi anni Novanta era stato titolare prima della Sanità poi del Territorio in Regione Lombardia. E il 2 giugno 1994 venne arrestato dai pm di Milano in un’inchiesta su una presunta tangente di 300 milioni. E fu coinvolto in altre due inchieste: un’altra sempre per mazzette all’ospedale di Lecco nel ’92 (capo d’accusa per cui è stato poi assolto nel 2000) e per i finanziamenti illeciti al Movimento popolare, di cui è stato uno dei fondatori. In totale per lui due assoluzioni e una prescrizione.

Simone, da sempre vicino a Comunione e Liberazione, è considerato il «braccio politico» del movimento insieme a Roberto Formigoni: i due negli anni ’80 hanno diviso anche l’ufficio. Ieri il nuovo arresto per l’indagine sui presunti fondi neri (56 milioni) della Fondazione Maugeri.

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