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Tajani: "Se mi vogliono come guida di Forza Italia bene, ma se c'è qualcuno più bravo..."

Il vicepremier: "Se qualcuno della famiglia Berlusconi si vuole candidare, a braccia aperte". E sulla manovra: "C'è stata una incomprensione nella Lega ma io sono ottimista"

Tajani: "Se mi vogliono come guida di Forza Italia bene, ma se c'è qualcuno più bravo..."
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Il vicepremier Antonio Tajani Tajani è intervenuto anche sui temi che riguardano Forza Italia. "A me interessa che vincano i principi e valori. Oggi posso esserci io, domani un altro. Mi interessa che ci sia un fermento che faccia vincere i valori liberali di cui parlava Berlusconi. Io nella vita ho avuto tutto, non sono attaccato alla poltrona, figuriamoci se non mi sento gratificato. Se mi vogliono come guida bene, sennò c'è il signor Francesco che è più bravo di me e se qualcuno della famiglia Berlusconi si vuole candidare, a braccia aperte". Il riferimento è all'iniziativa di Roberto Occhiuto, presidente della Regione Calabria e vicesegretario di Forza Italia. E alla domanda su chi fosse "il signor Francesco", Tajani ha risposto che "può essere il signor Francesco, Mario o altri".

Tajani ha commentato anche le polemiche relative alla Manovra sulle pensioni. "C'è stato un misunderstanding e incomprensione nella Lega ma io sono sempre ottimista. La manovra si approverà nei tempi previsti, è fisiologico che possano esserci dei confronti ma l'importante è approvare la manovra che aiuterà il ceto medio", le parole del segretario di Forza Italia alla presentazione dell'ultimo libro di Bruno Vespa, a Roma. "Sulle pensioni - ha spiegato- c'era una posizione che, per la Lega, peggiora la legge Fornero e la Lega si è sempre battuta sulla Fornero e riteneva che (la norma nella legge di bilancio, ndr) fosse in contrasto".

È poi passato all'argomento Europa. "Io sono un'europeista convinto e continuerò a difendere l'Europa, che ha bisogno di un elettroshock. Non si può regalare ai populisti l'Europa, quindi noi come Popolari europei dobbiamo dare una sveglia agli altri: l'Europa deve cambiare". Quindi ha citato come esempio "la marcia indietro sul Green deal sulle auto elettriche. Non basta ma è un importante segnale di cambiamento di rotta", ha concluso.

Ha poi spiegato che gli impegni presi dalla maggioranza che sono fuori dall'ultima versione del maxi emendamento governativo alla Manovra "verranno messi in un decreto ad hoc che sarà approvato entro la fine dell'anno. Ci saranno gli impegni come quello sulla Zes".

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