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Marino copia i grillini: decisioni strategiche con referendum on line

Il candidato sindaco di Roma per il centrosinistra: se vengo eletto chiederò ai romani di prendere posizione direttamente sulle questioni più importanti

Il candidato sindaco di Roma Ignazio Marino
Il candidato sindaco di Roma Ignazio Marino

Non sono solo i cronisti e i fotoreporter a inseguire Grillo e e i grillini, come è accaduto sabato scorso quando la truppa compatta dei parlamentari del Movimento 5 Stelle è stata portata in pullman in campagna per un pranzo «a porte chiuse». La scena dell'assedio dei cronisti all'agriturismo di Tragliata ha fatto riflettere più di un commentatore politico sul futuro del proprio mestiere.
C'è chi Grillo lo insegue, invece, sul piano del metodo politico. L'utilizzo massiccio dei nuovi media e l'elaborazione del consenso grazie ai blog e alla «democrazia diretta» su via telematica ha portato risultati tanto eclatanti che ha spinto più di un avversario a domandarsi se questa strategia non possa essere mutuata anche dai tradizionali partiti.
È il candidato sindaco di Roma per il centro-sinistra, Ignazio Marino, fresco di vittoria alle primarie di domenica scorsa valuta seriamente l'ipotesi di usare il web per costruire i punti cardini del programma amministrativo di gestione del Campidoglio. «Penso, ad esempio - spiega il chirurgo genovese prestato alla politica - che le decisioni strategiche della Capitale dovrebbero essere prese con referendum di indirizzo coinvolgendo tutti i romani che vogliono partecipare. Se sarò sindaco lo farò». Come a dire: una volta eletto costruirò direttamente con i romani il programma da seguire giorno per giorno. L'idea è stata lanciata da Marino nel corso del programma Omnibus (La7). E a chi gli faceva notare i possibili tempi lunghi di realizzazione di quest'idea il senatore del Pd ha risposto: «In molte città del Nord Europa e del Nord America questo sistema dei referendum viene usato. A Philadelphia succede già, anche se non on line. Poi, per quanto riguarda quale strumento sia più adatto per proporre i referendum, è una decisione che prenderò una volta insediatomi come sindaco».
Marino si è tolto anche un sassolino della scarpa nel corso della stessa trasmissione de La7.

Riguardo alle polemiche suscitate dai risultati delle primarie, il senatore del Pd ha commentato: «Non capisco perché se alle primarie di centro sinistra a Roma votano 100mila persone si parla di flop, mentre poi si parla di successo quando il candidato sindaco del Movimento 5 Stelle è stato eletto con 533 voti»

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