
Il Partito democratico si schiera ancora una volta dalla parte dell'illegalità e domani a mezzogiorno una sua delegazione ha annunciato una passerella a bordo della nave Mediterranea, all'ancora nel porto di Trapani. Non è stata resa nota la composizione della delegazione ma già ieri c'era ad Augusta il vice capogruppo al senato del Pd, Antonio Nicita ad accogliere la nave Ocean Viking. La sinistra tutta spera forse di intravedere una possibilità di ampliare il proprio bacino elettorale o di picconare il governo Meloni utilizzando i migranti. Ma il decreto Piantedosi violato dalla nave Mediterranea è una legge approvata dal governo e controfirmata dal presidente della Repubblica che si trova nella Gazzetta ufficiale. Ed esistono sentenze del Tar e del Consiglio di Stato che sottolineano il ruolo delle autorità del Paese nell'assegnazione del porto, che non può essere scelto arbitrariamente dalle Ong per perseguire i propri interessi.
"La priorità per il Partito democratico è, deve restare, quella di salvare le vite di migliaia di disperati che rischiano la vita in cerca di un futuro migliore, sfidando il Mediterraneo dopo sevizie e violenze atroci", scrive il Pd. La vita delle persone a bordo, però, era già salva, perché la nave Mediterranea non era in pericolo, ha una stazza imponente capace di reggere giorni in più in mare e dispone di 30 posti, mentre a bordo c'erano solo 10 migranti. E viaggia anche con un ospedale organizzato per le emergenze. "Gli sbarchi proseguono mentre questo governo - che sulle politiche dell'immigrazione ha fallito su tutta la linea: basti pensare alle centinaia di milioni di euro dei contribuenti italiani per i centri di accoglienza in Albania - anziché rafforzare il sistema dell'accoglienza, prende di mira le Ong che continuano meritoriamente a pattugliare il mare", si legge ancora. Una posizione faziosa quella del Pd, che mira all'accoglienza indiscriminata che tanti danni ha fatto all'Italia durante la permanenza del partito al governo, senza trovare soluzioni concrete per un problema enorme.
È anche su questa visione dei migranti e dell'accoglienza che il Pd ha perso le elezioni del 2022, nonché il referendum di giugno per la cittadinanza semplificata. E continua a battere sul caso Almasri nonostante tutti i punti oscuri di quella vicenda, come il tour europeo del generale libico prima di arrivare in Italia: "Ha riaccompagnato a casa con l'aereo di stato un criminale ricercato dalla Corte penale internazionale, come Almasri". Ma dallo schieramento più a sinistra del Pd se la prendono anche direttamente con Piantedosi, che oggi ha ribadito un'ovvietà: è lo Stato a gestire i soccorsi. Nicola Fratoianni travalica le regole istituzionali e muove accuse gravi al governo: "Ci vuole davvero tanta faccia tosta a scrivere (o far scrivere) che è lo Stato a contrastare i trafficanti di esseri umani e a gestire i soccorsi in mare e non le Ong. Ci vuole davvero faccia tosta dopo aver liberato con tutti gli onori un trafficante come Almasri o assistere inerte a banditi libici, foraggiati dal suo governo, che sparano sulle navi di soccorso".
E lo stesso fa Riccardo Magi che tira in ballo anche la tragedia di Cutro sulla quale esistono indagini in corso: "Piantedosi ormai è senza ritegno e le sue parole fanno il paio con la richiesta, un po' naïf, della Commissione europea alla Libia di spiegare gli spari contro l'Ocean Viking".