A Merola arriva il conto

La leggerezza del sindaco di Bologna Virginio Merola (Pd) sull'assunzione del suo capo di gabinetto senza laurea è «inescusabile». Lo dice la procura della Corte dei conti dell'Emilia Romagna, che a quanto pare non ha gradito per nulla l'incarico affidato a Marco Lombardelli, uomo di partito, dopo l'insediamento della giunta Merola nel 2011. Se Lombardelli si dimise già nel dicembre dello stesso anno dopo la bufera scoppiata sul suo curriculum, i magistrati contabili hanno citato a giudizio per danni Merola, 10 suoi assessori e due dirigenti del Comune criticando la scelta di aver assunto l'ex capo di gabinetto con troppa leggerezza: il risarcimento chiesto è di 46mila euro. Secondo la Corte, la laurea per tale incarico resta necessaria perché il capo di gabinetto ha «rilevanti funzioni, svolte in autonomia».

Lombardelli, però, vanta solo un'abilitazione alla professione di ottico. Mettono nero su bianco i magistrati contabili: «Il primo cittadino ben poteva e doveva sapere che (...) fosse necessario il requisito del diploma di laurea». LuDon

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