La società promotrice di concerti Aeg Live non è responsabile per la morte della pop star statunitense Michael Jackson. Questo il verdetto emesso all'unanimità dalla giuria del processo civile intentato a los Angeles dalla famiglia Jackson contro l'Aeg.
Dopo cinque mesi di processo e quattro giorni di camera di consiglio la giuria ha messo a punto la sua decisione, confermando in sostanza che l'Aeg assunse il dottor Conrad Murray, che sta scontando una condanna a quattro anni di carcere per omicidio colposo, per prendersi cura della salute del cantante ma asserendo che la stessa Aeg non violò alcun obbligo di supervisione dell'attività del medico. Jackson è morto il 25 giugno 2009, a 50 anni, poco prima di iniziare un tour.
I parenti dell'artista sostenevano che l'Aeg aveva fatto pressioni su Murray perché desse a Jackson l'anestetico Propofol, il medicinale che lo ha ucciso causandogli un attacco di cuore, per assicurarsi che potesse affrontare gli spettacoli in calendario.
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