Milano conferma il gemellaggio con Tel Aviv, caos in Aula e scontri coi pro pal in piazza

A Palazzo Marino sono esplosi i disordini quando è stato bocciato l'ordine del giorno dei Verdi che chiedevano di interrompere la collaborazione con Israele

Milano conferma il gemellaggio con Tel Aviv, caos in Aula e scontri coi pro pal in piazza
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Dopo la proposta di assegnare l'Ambrogino d'Oro alla Flotilla, ecco che la sinistra milanese ne avanza un'altra, sempre legata alla guerra (ormai finita) a Gaza e utile a raccogliere qualche consenso nell'attivismo di sinistra. Alessandro Capelli, segretario del Pd Milano metropolitana, ha annunciato che il suo partito, mediante la capogruppo Beatrice Uguccioni, vuole avanzare la proposta in ordine del giorno di creare "un gemellaggio tra Milano e Gaza City". Quest'idea viene giustificata come "scelta simbolica e concreta nella giornata del rilascio degli ostaggi israeliani e dei prigionieri palestinesi, in un momento in cui, pur in assenza di una vera pace giusta e sicura, si intravede una possibile speranza di futuro".

È stata mantenuto il gemellaggio con Tel Aviv nonostante il passaggio dell'ordine del giorno del consigliere dei Verdi Carlo Monguzzi, votato per punti separati, che chiedeva di bloccare ogni forma di collaborazione con Israele. Dopo la votazione, in Aula è scoppiato il caos dai banchi del pubblico, dove si erano accomodati alcuni attivisti che probabilmente conoscevano l'ordine del giorno. I presenti hanno iniziato ad alzare cartelli con scritte in milanese - "Milano sa da che parte stare" - e hanno cantato slogan come "Palestina libera dal fiume al mare" attaccando i consiglieri di essere "complici del genocidio". Il presidente del Consiglio comunale è stato costretto a interrompere la seduta, chiedendo l'intervento della polizia locale. I manifestanti presenti in presidio hanno iniziato a spingere contro le transenne a protezione di Palazzo Marino urlando "vergogna". I poliziotti in tenuta antisommossa, a quel punto, li hanno respinti usando anche i manganelli per evitare che riuscissero a fare irruzione e gli attivisti sono partiti in corteo.

Dal Pd spiegano la proposta di gemellare la città con Gaza "è un atto di responsabilità istituzionale e un impegno politico verso una città che dovrà ricostruirsi a partire dalla distruzione e dalle macerie degli ultimi anni". Nell'ordine del giorno, il Partito democratico di Milano ha inserito anche "il sostegno a un piano idrico per Gaza City, con il contributo di MM per l’accesso all’acqua potabile e la condanna dell’attacco alla Global Sumud Flotilla, che ha colpito una missione civile internazionale". Contro il tentativo di assegnare l'Abrogino d'Oro alla Flotilla si è espresso l'avvocato Annamaria Bernardini de Pace, che lo ha ricevuto nel 2015 per aver "diffuso e promosso importanti battaglie di diritto e di cultura civile a sostegno delle donne, delle coppie, di chi affronta il percorso di separazione e divorzio" e per il suo "ruolo prezioso cittadino e nazionale nell’attuazione della Costituzione, del progresso sociale e della libertà". L'avvocato, in una lettera indirizzata al sindaco, ha spiegato di aver "appreso con sconcerto che il Partito Democratico e Verdi-Sinistra hanno proposto la candidatura della Global Sumud Flotilla" ma questa iniziativa, scrive Bernardini De Pace, "ha messo in scena una provocazione politica, con finalità simboliche e mediatiche, ai limiti della legalità internazionale. Tutto questo non ha nulla a che vedere con il senso civico, la solidarietà o la promozione dell'immagine di Milano nel mondo".

E condannando l'antisemitismo, sottolineando che "ogni gesto che legittima, anche indirettamente, un'ambiguità ideologica, finisce per normalizzare un clima intollerabile, nel quale il disprezzo per Israele diventa alibi per nuovi pregiudizi antiebraici". Per questo, "qualora tale indecorosa candidatura dovesse essere accolta, le comunico, sin d'ora, la mia volonta di restituire pubblicamente I'Ambrogino d'Oro, che ho ricevuto con orgoglio anni fa.

Le chiedo, peraltro, di convocarmi, così da poterlo fare nello stesso giorno della cerimonia ufficiale di consegna ai rappresentanti della Flotilla, cosi che il mio gesto - non polemico ma etico - possa essere compreso nella sua portata simbolica".

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