Il ministro Grilli: "Per la crescita bisogna ancora sudare"

Il ministro dell'Economia pessimista sul rilancio dell'economia. E sul ddl Stabilità: "Disponibili a discutere". Squinzi: serve altro per il rilancio dell'economia

Il ministro Grilli: "Per la crescita bisogna ancora sudare"

La parola d'ordine è sudare. E aspettare. Per vedere la crescita economica l'unica strada tracciata dal governo è quella del rigore e della sobrietà. Non è una novità, ma è sempre meglio ribadirlo. E così, il ministro dell'Economia, Vittorio Grilli ha ribadito il concetto: "Per ritrovare un percorso di crescita
bisogna ancora sudare. Per l’Italia è importante proseguire su questa strategia di rigore dei conti pubblici, che appare a tutti inevitabile, giusta e senza alternative"
.

Insomma, la solfa non cambia. "Le condizioni finanziarie sono migliorate globalmente, ma la crescita è ancora tutta da cogliere", ha aggiunto Grilli. Una settimana fa, il titolare del dicastero dell'Economia era stato ancora più chiaro spiegando che "la crescita è una parola magica che tutti vorremmo. Ma non abbiamo la bacchetta perché siamo sempre vincolati ai più e meno" per mantenere in equilibrio il bilancio. E poi si era lanciato in una amara previsione: "Solo nel 2015 ci sarà il ritorno ad una crescita positiva in termini di pil potenziale".

Insomma, armarsi di pazienza e di sudore. Nel frattempo, il ministro dell'Economia, parlando del ddl Stabilità approvato dal Cdm, ha spiegato che "non è un decreto, quindi per definizione siamo disponibili a discutere", anche se "a noi sembra il modo giusto" di intervenire.

Sulla Legge di Stabilità non la pensa così invece il presidente di Confindustria, Giorgio Squinzi che di recente si era detto disposto a rinunciare a tutti gli incentivi alle imprese a patto che venisse ridotto il carico della pressione fiscale. Il leader degl industriali, a chi gli ha chiesto se il taglio dell’Irpef e l'aumento dell’Iva vadano nel senso del rilancio dell’economia italiana, ha risposto con un laconico "così così".

Per Squinzi, quello che serve all’Italia per il rilancio dell’economia e dell’industria è "prima di tutto la semplificazione normativo-burocratica del Paese e poi qualche investimento, come ad esempio sulla ricerca".

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