Monti alle corde e in calo nei sondaggi gioca il tutto per tutto

Le Borse in discesa libera, lo spread in aumento, le stoccate del Wall Street Journal , l’aumento delle tasse e del prezzo della benzina, le pressioni incro­ciate da parte dei partiti

Monti alle corde e in calo nei sondaggi gioca il tutto per tutto

Roma - Le Borse in discesa libera, lo spread in aumento, le stoccate del Wall Street Journal , l’aumento delle tasse e del prezzo della benzina, le pressioni incro­ciate da parte dei partiti. Un cocktail mor­tal­e segna la fine della luna di miele di Ma­rio Monti con gli italiani e l’inversione dei popolarità nei sondaggi, facendo scattare l’allarme e spingendo il premier a ridise­gnare le sue strategie. La prima mossa con cui cercare di usci­re dall’angolo è la rinuncia a uno di quei palcoscenici internazionali certo non sgraditi al professore.Monti,infatti,diser­terà la riunione del G20 dei ministri econo­mici­finanziari a Washington fissata in concomitanza con il summit di primave­ra del Fmi e della Banca Mondiale.

A sosti­tuire il premier, che avrebbe partecipato in veste di responsabile dell’Economia, il viceministro Vittorio Grilli. L’idea è quel­la di farsi vedere concentrato sulle priori­tà interne e di evitare le photo opportuni­ties in quelli che vengono percepiti come i banchetti della grande finanza. Consessi dove non potrebbe più presentarsi con le stesse entusiastiche credenziali accredita­tegli nelle settimane passate.

Monti, in vista del vertice di martedì con Alfano, Bersani e Casini, è anche in­tenzionato a porre una sorta di «aut aut gentile» ai partiti. Il presidente del Consi­glio ha vissuto molto male non soltanto la disfida verbale con Emma Marcegaglia ma anche le ultime prese di posizioni dei leader di maggioranza. Non ha gradito in ordine di tempo l’opposizione di Angeli­no Alfano all’attuale testo di riforma del mercato del lavoro; il ritorno di Pier Luigi Bersani sulla patrimoniale ma anche la proposta di Pier Ferdinando Casini di ri­contrattare con Bruxelles gli investimenti nel patto di stabilità. Ed è prevedibile che nel vertice farà risuonare il suo personale «non ci sto».

Monti ha convocato un nuo­vo Consiglio dei ministri per esaminare il «Documento di economia e finanza 2012» e la «Delega in materia di revisione del sistema fiscale» per domani. Il gover­no vuole cercare di dare ossigeno a un’eco­nomia che vive un momento di assoluta paralisi.

Un intervento poco più che sim­bolico che dovrebbe attingere a 5 miliardi provenienti dal riordino degli incentivi e dallo sblocco dei crediti vantati dalle im­prese verso la pubblica amministrazione attraverso uno sconto immediato da par­te delle banche, dietro garanzia da parte dello Stato. Un modo per allontanare le nuvole nere e calare sul tavolo, almeno per un giorno, la carta dello sviluppo e del­la speranza.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica