Monti a caccia di consensi Ma nel tour europeo evita Berlino

Il premier da martedì sarà a Parigi, Helsinki e Madrid per preparare il terreno allo scudo antispread e al meccanismo di stabilità. Ma "evita" Berlino: grande gelo con la Merkel

Monti a caccia di consensi Ma nel tour europeo evita Berlino

Roma Dalla «periferica» Spagna, ai rigo­risti nordici della Finlandia, passando dalla Francia di François Hollande, che resta un alleato, ma potrebbe sempre avere un ritorno di fiamma filo tedesco e riportare le lancette ai tempi di Sarkozy. Dalla prossima settimana il premier Ma­rio Monti sarà impegnato in un tour nel­le capitali europee con un escluso eccel­lente tra i protagonisti della politica co­munitaria, la Germania di Angela Me­rkel.
L’agenda è stata compilata prima del­l’uscita del portavoce della Bundesbank, che per qualche ora ha tolto ai mercati l’ottimismo che il presidente della Bce Mario Draghi era riuscito a riportare con sollievo di tutto il pianeta, e della relativa marcia indietro del governo tedesco. Ma il segnale che emerge è chiaro: i rapporti tra la Cancelliera e il presidente del Con­siglio, che non si erano gustati nemmeno nelle fasi più acute della trattativa sullo scudo anti spread, non sono più gli stes­si. Forse si è accorto, ipotizzava ieri una
fonte della maggioranza, che riconosce­re le ragioni della Germania e tentare una mediazione con Berlino serve a po­co perché dall’altra parte non c’è alcuna intenzione di fare concessioni alle ragio­ni dell’Italia. Per Berlino, insomma, il fa­ro resta l’interesse nazionale e comun­que la nostra opinione di Paese indebita­to conta poco. A questa esclusione l’ese­cutivo italiano risponde rispolverando gli strumenti diplomatici pre-Cee (la Co­munità economica europea, embrione dell’Ue), cioè avviando una serie di in­contri bilaterali di persona.
Il premier, che ieri è andato alla came­ra ardente allestita al Quirinale per ren­dere omaggio a Loris D’Ambrosio, mar­tedì sarà a Parigi per una colazione di la­voro con il presidente della Repubblica François Hollande, che ieri ha incontra­to Merkel. Un’occasione per fare il punto sul tema più importante del momento, cioè le prossime mosse della Banca cen­trale europea e, in particolare, per capire se dopo l’incontro di ieri bisogna aspet­tarsi ancora l’unaminità all’Eurotower oppure uno scenario inedito, con deci­sioni a maggioranza, senza i rappresen­tanti tedeschi.
Il giorno dopo Monti volerà nella capi­tale finlandese Helsinki per incontrare il primo ministro Jyrki Katainen e il presi­dente della Repubblica Sauli Ninnisto. E lì la sfida è convincere il Paese più a Nord
di Eurolandia, che si è opposto con con­vinzione a un meccanismo automatico per contrastare la speculazione sui titoli di debito pubblico, che anche gli stati del Mediterraneo hanno le loro ragioni. Ma­gari Monti vorrà anche ricucire, dopo che aveva accusato la stessa Finlandia e l’Olanda di provocare sfiducia verso l’eu­ro, con dichiarazioni mirate di politici lo­cali. La moral suasion si estende anche agli ambienti economici con seminari e incontri con la Confindustria locale e il Finnish institute of International Affairs. Il 2 agosto il premier andrà in Spagna per una colazione di lavoro con il premier Mariano Rajoy e un’udienza con il re Juan Carlos. Nei giorni scorsi è circolata la voce che Monti sarebbe andato anche in Olanda, Paese che generalmente anti­cipa e asseconda gli umori tedeschi. Ma ieri fonti governative hanno smentito il fuori programma.
Berlino è, appunto, la grande assente. Nessuna guerra, assicuravano ieri fonti governative. Semmai tattica diplomati­ca. Angela Merkel è alle prese con pres­sioni int­erne e con un crescente pessimi­smo che rischia di trasformarsi in ulterio­re sfiducia verso i Paesi del Sud.


Se l’Italia facesse adesso pressioni sul governo te­desco, ci sarebbe il rischio di ottenere un effetto opposto a quello che ormai la qua­si totalità dell’Europa vuole: un irrigidi­mento della Germania sugli interventi di­retti della Bce. Meglio lasciare questo ruolo alla Francia. A Monti il compito di convincere gli altri.

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