Monti difende Equitalia: legittima l'insofferenza, rispetto per i funzionari

Il premier al Forum della Pa: "Grazie a chi rischia la propria incolumità". Brunetta lo critica, Monti risponde: "Lo ascolto"

Monti difende Equitalia: legittima l'insofferenza, rispetto per i funzionari

Dopo l'ondata di violenze nei confronti di Equitalia, Mario Monti ringrazia i dipendenti delle pubbliche amministrazioni "che in questa fase di forti tensioni affrontano particolari criticità e persino rischi per la loro incolumità, come vediamo dalla cronaca. La vicinanza e il supporto del governo sono incondizionati e costanti". Il presidente del Consiglio, aprendo il Forum della pubblica amministrazione, crede che sia legittima l'insofferenza dei cittadini alle "funzioni molto delicate, molto impopolari" degli uffici pubblici. Questo però "non significa che l’importanza di quelle funzioni sia meno essenziale, anzi. E non significa che il rispetto che i cittadini devono loro sia diminuito".

Sulla crisi economica, invece, il premier è tutt'altro che ottimista: "Se per fase uno parliamo di gestire una crisi che comporta ancora aspetti di emergenza siamo ancora nel pieno della fase uno". Per quanto riguarda, invece, la famigerata "fase 2", quella che dovrebbe portare alla ripresa della crescita, il governo ci sta lavorando "fin dal suo insediamento". In ogni caso, se "la crisi dovesse tracimare, l’Italia si troverebbe con la coscienza pulita di fronte alla comunità internazionale e ai mercati". In questo senso anche la cosiddetta spending review, la politica dei tagli alla spesa pubblica, non deve essere "uno sforzo effimero, ma entri in modo duraturo e strutturale nella cassetta degli attrezzi della pubblica amministrazione".

Il premier poi risponde anche a Renato Brunetta che in un editoriale su Il Tempo sottolinea "i cinque errori di Monti". L'ex ministro ritiene infatti sbagliata l’idea di aumentare le tasse e i tagli alla spesa, oltre alle riforme sul lavoro, sull'Iva e la reintroduzione dell'Imu.

"Guardavo dall’esterno all’azione del ministro Brunetta con mai celata approvazione e anche la scelta di chi gli sarebbe succeduto è stata fatta considerando che avrebbe dato un elemento di continuità", dice oggi il presidente del Consiglio, sostenendo di seguire "con attenzione attenzione e sentimenti di stima le osservazioni e le critiche che copiosamente Brunetta destina all’attività del governo".

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