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Nencini snobba l'eredità craxiana Scatta l'ira dei reduci del garofano

Ha inizio il Nencini Festival. O meglio la Festa nazionale socialista iniziata ieri a Perugia fino al 16 settembre. Dalla sua Toscana, però, Riccardo Nencini (nella foto a destra accanto a Rosy Bindi e Pier Ferdinando Casini), segretario nazionale del Ps, non riceve più applausi da tempo. I reduci del Psi craxiano si dissociano: «Si è venduto ai comunisti», tuonano quelli del movimento Socialisti autonomisti che ha come simbolo due garofani e il nome di Sandro Pertini. «Nessun socialista di tempra craxiana o pertiniana si riconosce in quel simbolo usato indebitamente», dice Pietro Sollazzi, ex sindaco di Fucecchio (paese di Montanelli) e socialista della prima ora. La rotta che Nencini ha dato al partito la si intuisce anche dagli ospiti invitati a Perugia: Pier Luigi Bersani (intervistato dal direttore del Tg3, Bianca Berlinguer), Nichi Vendola, Susanna Camusso, Stefano Caldoro, Alessandro Cecchi Paone e Luisa Todini, Pier Ferdinando Casini, Claudio Martelli, Beppe Fioroni e Bobo Craxi. Sono lontani i tempi del garofano.

Quello vero.

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