Vicenza Un marocchino trentunenne residente a Vicenza, cittadino italiano dal 2010, si è sposato nel 2012 a Marrakech con una quindicenne e si è visto rifiutare il ricongiungimento a causa della giovane età della moglie.
Secondo l'ufficiale di Stato Civile del Comune berico, l'anagrafe non permette di riconoscere, in questo caso, il matrimonio e ha respinto la richiesta di Abdelghani Bousetaoui, nonostante la sua cittadinanza italiana, invitandolo ad aspettare il compimento dei 19 anni della ragazza, di nome Farah. L'immigrato, che per le nozze aveva ottenuto tutti i permessi indispensabili in Marocco, compresi il parere favorevole del padre della donna, tutore della figlia, e il volere della stessa, ha presentato ricorso al giudice. In realtà, la consuetudine di sposare una donna molto giovane è particolarmente diffusa nel suo Paese. Bousetaoui aveva quindi voluto fare le cose per bene chiedendo in questura il ricongiungimento ma per fare progredire la pratica la polizia gli aveva spiegato la necessità di ottenere la trascrizione dell'atto matrimoniale in Comune a Vicenza. Rivoltosi all'amministrazione l'immigrato si è però visto respingere la richiesta a metà febbraio.
Per i legali Paolo Miele e Agron Xhanaj che assistono l'immigrato «non è possibile che esistano matrimoni postdatati» ed in ogni caso ora che la giovane ha 16 anni «sarebbe possibile trascrivere l'atto». «Aspettando i 19 anni della ragazza - aggiungono - cosa deve fare Abdelghani? È sposato ma non può essere considerato un marito. Deve o meno provvedere al mantenimento della moglie?».
Il Comune avrebbe rifiutato la trascrizione del matrimonio «per elementi contrari all'ordine pubblico italiano» e trasmesso gli atti alla Procura della Repubblica che avrebbe tuttavia già archiviato il caso perché non sussisterebbero reati anche secondo la legge italiana. «È comunque un provvedimento folle - dicono gli avvocati - che va annullato».
Anche per il presidente dell'Unione Immigrati della provincia, Noumini Malgoubri, il Comune di Vicenza dovrebbe fare un passo indietro. «Per chi vive in Occidente - sostiene - è impensabile sposare una minorenne indipendentemente dalle leggi. È una questione di mentalità».
Malgoubri è presidente di un'associazione che rappresenta 25 diverse etnie. «La famiglia - spiega - dovrebbe essere comunque tutelata. Non ci dovrebbe essere una soluzione legale, semmai umana anche se certe cose possono sembrare incomprensibili».
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