Decreto legge 59 del 15 maggio 2012. È la normativa licenziata dal governo Monti cinque giorni prima della prima scossa nella quale vengono delineate le «Disposizioni urgenti per il riordino della protezione civile». Nel testo, all'articolo 2 si fa cenno alle «coperture assicurative su base volontaria contro i rischi di danni derivanti da calamità naturali».
Al comma b è prevista «l'esclusione, anche parziale, dell'intervento statale per i danni subiti da fabbricati». L'imperativo ad arrangiarsi però non è contemplato nel successivo decreto legge 6 giugno 2012 n. 74, emanato ad hoc per le popolazioni emiliane colpite dal sisma.
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