Daspo di un anno per Mohammed Hannoun, architetto palestinese con cittadinanza italiana, che ha ricevuto la notifica al suo arrivo all'aeroporto di Milano Linate questo pomeriggio. Sono stati gli stessi manifestanti pro Pal in corteo a darne notizia. "In questo momento Hannoun è bloccato a Linate e gli hanno dato il divieto di entrare nella città di Milano per un anno per essere voce del popolo palestinese, voce degli oppressi, per aver portato da più di 50 anni la voce del popolo palestinese in Italia. Fermatelo pure per uno o due anni, lui ha cresciuto noi", ha detto la voce in testa al corteo. "Mi dispiace di questo atto di aggressione nei mie confronti mentre il nostro governo è complice diretto del genocidio a Gaza dove fornisce armi per sterminare i gazawi", ha dichiarato Hannoun confermando il daspo. "Bene così. Nessuno spazio a chi istiga all'odio e alla violenza", sono state le parole di Matteo Salvini.
L'architetto aveva già ricevuto un foglio di via dalla città di Milano lo scorso anno e in settimana il ministro dell'Interno, Matteo Piantedosi, rispondendo al question time del Senato, ha dichiarato che "in ragione delle sue esternazioni, è attentamente monitorato dalle autorità competenti le quali non mancheranno di adottare nei suoi confronti le misure di rigore previste dalla legge, laddove ne sussistano i presupposti applicativi". Lo scorso 18 ottobre "risulta che Hannoun abbia preso la parola per esprimere dichiarazioni a carattere 'istigatorio', sostanzialmente approvando i sanguinosi abusi commessi da miliziani di Hamas nei confronti di altri cittadini palestinesi ritenuti 'collaborazionistì dell'esercito israeliano. Riguardo a queste esternazioni, la questura di Milano ha depositato presso la locale procura una comunicazione di notizia di reato per istigazione a delinquere".
Il deputato di Fratelli d'Italia, vice presidente della Commissione Affari Costituzionali della Camera ed ex vice Sindaco delle Giunte di Centrodestra milanesi, Riccardo De Corato, a fronte del foglio di via, si è complimentato con il ministro Piantedosi. "Non capisco come sia possibile che una persona così, che inneggia ad Hamas, debba girare per Milano. Né il sindaco né la giunta hanno mai speso una parola su di lui. Ringrazio la questura e la prefettura che, per fortuna, sono invece intervenuti prontamente. Ci auguriamo che alla decisione di bloccarlo in aeroporto segua quella di espellerlo dall'Italia e di non farlo mai più tornare nella nostra Nazione e a Milano", ha aggiunto. "Si tratta di una decisione di buon senso, anche considerando il clima di odio e antisemitismo fomentato dal movimento Pro-Pal", hanno invece dichiarato i deputati di Fratelli d'Italia Sara Kelany e Francesco Filini.
Per Silvia Sardone, vice segretario della Lega, "si tratta di un primo risultato importante, che dimostra come in Italia non ci sia spazio per i fiancheggiatori del terrorismo. Per questo ringraziamo il questore, augurandoci che il prossimo passo sia l'espulsione dal territorio italiano".