Oggi il Cav incontra Alfano ma pensa alla Casa delle libertà

Berlusconi convinto della necessità di spacchettare: più liste come nel 2001. E ieri ad Arcore l'ex premier ha studiato il simbolo della nuova Forza Italia

Silvio Berlusconi ed Angelino Alfano
Silvio Berlusconi ed Angelino Alfano

O re 11, appuntamento ad Arcore. Dopo oltre una settimana di grande freddo, con Berlusconi chiuso a villa San Martino insieme ai suoi fedelissimi per studiare simbolo e loghi della nuova Forza Italia 2.0 e Alfano a Roma preso in continui vertici a via dell'Umiltà, oggi i due siederanno finalmente davanti allo stesso tavolo. L'ultimo atto di una serie di sondaggi fatti in questi giorni da un Cavaliere che pare non voler lasciare nulla al caso. Un incontro a cui dovrebbe partecipare anche Gianni Letta, probabilmente per perorare con l'ex premier la causa del segretario che - questo diceva ieri in privato Alfano - non avrebbe alcuna intenzione di seguirlo in eventuali strappi.

Dopo giornate di passione e di accese discussioni, dunque, l'ex Guardasigilli avrebbe assicurato i big del partito che se il Cavaliere insisterà nel volere lanciare la nuova Forza Italia lui resterà nel Pdl insieme non solo agli ex An ma anche a Fitto, Cicchitto, Quagliariello e a quell'area di Cielle che fa capo a Lupi e Mauro. Uno scenario che però non convince fino in fondo chi è convinto sia difficile pensare a rotture traumatiche con Berlusconi. Il tutto, insomma, dovrebbe essere fatto in pieno accordo con l'ex premier e proprio nell'ottica di quello spacchettameto a cui guarda un Cavaliere sempre più convinto sia necessario differenziare l'offerta politica. E anche in questo caso c'è da capire quanto chi ora è deciso a restare nel Pdl non sarà domani tentato dal passare con il Cavaliere.

D'altra parte, che in campagna elettorale Berlusconi abbia risorse inattese lo sanno tutti e l'ha già dimostrato con l'incredibile rimonta del 2006 finita in pareggio di fatto. Quindi non è escluso che la nuova Forza Italia 2.0 possa raccogliere un discreto risultato. Magari non lontano da quello che i sondaggi attribuiscono oggi al Pdl, visto che durante l'incontro avuto ieri ad Arcore con la Meloni pare che l'ex premier abbia presentato numeri più bassi di quelli noti al pubblico. Un faccia a faccia in cui l'ex ministro della Gioventù avrebbe ribadito la necessità di restare tutti uniti e con Berlusconi che si sarebbe limitato a riservarsi di risponderle nei prossimi giorni.

Che la testa del Cavaliere resti sul lancio di Forza Italia, infatti, non è un mistero. Al punto che ieri ad Arcore si sono studiati le ipotesi di simbolo (ma dovrebbe essere esattamente quello del '94), i manifesti e i loghi per il lancio di una campagna elettorale che sarà massiccia soprattutto su Internet. Lo schema, come ha spiegato l'ex premier a Storace venerdì scorso, «è quello della Casa delle libertà» del 2001. Tradotto: una coalizione di centrodestra che raggruppi Forza Italia, un partito di destra (a giorni La Russa e Corsaro potrebbero lanciare i circoli del Centrodestra nazionale), la Lega Nord più altre liste satelliti su cui Berlusconi sta lavorando.

Tutte questioni da affrontare nei prossimi giorni, oggi con Alfano e domani in alcuni vertici ristretti. Domenica, poi, ci sarà l'ufficializzazione della vittoria di Bersani alle primarie e si chiuderà il primo step, visto che in caso di successo di Renzi la ridiscesa in campo di Berlusconi sarebbe diventata decisamente più complicata. Con Bersani candidato premier, invece, il Cavaliere potrà far valere l'argomento del ritorno dei «comunisti» e cadrà la questione generazionale. Il passaggio decisivo, però, è quello della legge elettorale.

Perché «lo schema della Casa delle libertà» funziona solo a patto che resti questa legge elettorale. A quel punto, Berlusconi potrebbe anche proporre ad Alfano di seguirlo in Forza Italia offrendogli la candidatura a premier.

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