Ora la regina delle cravatte cede al disegno "spiritoso"

Hermès, icona dell'eleganza classica crea una collezione "neorealista" con stampe ispirate al mondo del computer: tastiere, pulsanti e numeri

Ora la regina delle cravatte cede al disegno "spiritoso"

In quante donne hanno sognato e sognano di trovarsi vis-à-vis con un uomo in cravatta di seta argento? A guardare i dati record di vendita della trilogia campione d'incassi degli ultimi mesi, sembrerebbe tantissime nel mondo. Perché Christian Grey, il bellissimo protagonista di Cinquanta sfumature di grigio lega con la sua cravatta i polsi di Anastasia Steele prima di possederla.

Ricorrere a un feticcio in un'epoca di conclamata inappetenza sessuale e di gelo fra le lenzuola appare un gioco banale anche se quando si parla di cravatta le allusioni all'organo maschile sono frequenti. Per dirne una: l'armatore greco Aristotile Onassis, amato da Maria Callas e sposato da Jacqueline Kennedy, si faceva confezionare cravatte «tall size» ossia di 180 centimetri invece dei tradizionali 142 per poter esibire nodi giganteschi, simbolo di potenza sessuale. Ma c'è chi su questo dissente. Il critico d'arte Vittorio Sgarbi aveva dichiarato per esempio che una cravatta che oltrepassa abbondantemente la cintura indicando il sesso è poco elegante.

Ma se è vero che si parte proprio dalla cravatta per arrivare agli uomini e alle loro emozioni, dobbiamo evincere che oggi molte cose stanno cambiando. Montale diceva che nelle cravatte c'è la vita colta in flagrante. In anni di crisi economica, di valori e di pensieri, la cravatta si fa neorealista. Proprio ieri infatti Hermès ha consacrato a un nuovo businessman i disegni della collezione «8 Ties», una vera esplosione geometrica firmata dal digital artist Michel Chevalier con pois, righe e quadrettini che esaminati attentamente rivelano la loro reale natura: tasti del pc, chiavette Usb, cavetti elettrici, il tutto in corposa seta opaca Heavy Twill e in dimensioni ridotte a 8 centimetri dai precedenti 9. Un'inezia se consideriamo il centimetro in meno, ma una bella differenza se si pensa al piccolo-grande accessorio che troneggia con piglio virile sul petto degli uomini. Insomma una svolta, anche per un simbolo del lusso, per conquistare quei 600 milioni di uomini che ogni mattina nel mondo si trovano di fronte allo specchio a fare i conti con se stessi e con la capacità ereditata probabilmente dal padre, di farsi il nodo. Ma prima di questa operazione bisogna scegliere con cura quel piccolo lembo di stoffa, l'unico territorio salvato dalle mire espansionistiche dell'universo femminile.

E qui tutto si complica se è vero che Cuccia, Onassis e James Bond le portavano rigorosamente nere, talvolta in maglia in quanto finanzieri e agenti segreti non amano scoprire i loro giochi. La classe politica in generale si è sempre divisa fra coloro che non si scostano da tinte scure e micro fantasie e la fazione che scegliendo un intero arcobaleno di colori e di disegni vistosi dichiara urbi et orbi di voler contare. Ci sono poi quelli che facendo a meno della cravatta - Marchionne docet - sostengono di essere così sicuri di sé da non aver bisogno di simboli per dimostrarlo. Beati loro.

Fondamentale rimane comunque un bel nodo perché «una cravatta bene annodata è il primo passo serio nella vita», sosteneva Oscar Wilde e gli italiani, per esempio, ne conosco bene almeno due. In primis lo Scappino di cui esistono due varianti, quella molto stretta e quella più rigonfia. Celebre è anche il cosiddetto Windsor, un nodo doppio che richiede sei passaggi lanciato a suo tempo dal principe Alberto d'Inghilterra. Comunque le varianti sarebbero almeno 85 secondo quanto scoperto da due fisici dell'Università di Cambridge applicando il calcolo delle probabilità.

Ogni uomo, comunque, ha il suo nodo e coltiva personali passioni per disegni, motivi, tessuti. Le celebri cravatte sette pieghe di Marinella, per esempio, hanno schiere di ammiratori anche fra politici e governanti, come del resto le regimental di Brooks Brothers e le creazioni di Luca Roda.

Ma in cima alla classifica dei gradimenti ci sono spesso quelle di Hermès, che proprio ieri ha dato il via alla sua «rivoluzione». Riusciranno i nostri eroi a mettere a riposo quelle stampate a micro deliziosi animaletti portarfortuna che la maison coniuga con eleganza, elefantini con proboscide sollevata compresi?

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica