Papa Francesco non è un teologo ma, a due giorni dalla sua elezione, i pensieri che esprime, nella massima semplicità e pacatezza, lasciano già il solco. Così come i suoi gesti di semplicità, simbolici ma da tutti percepiti come spontanei. Stamani è uscito dalla Domus Santa Marta (dove risiede in attesa di prendere possesso dell'appartamento papale), per recarsi al Palazzo Apostolico e incontrare i cardinali (elettori e non). E' salito un’auto normale, non la berlina targata Scv1. Il corteo di sole tre automobili si è quindi mosso verso il cortile di San Damaso, da dove ha raggiunto la sala Clementina. Anche oggi il Papa ha scelto di vestire con la sola veste bianca, senza mozzetta.
Nel suo discorso, aggiungendo frasi a braccio ai fogli che stava leggendo, Bergoglio ha insistito molto sull'umiltà che la Chiesa deve riscoprire: "Noi siamo fratelli, i cardinali sono i preti del Santo padre, viviamo quella comunità, quella amicizia quella vicinanza che ci farà bene a tutti". Poi ha sottolineato l'importanza dell'unità della Chiesa."Non cediamo mai al pessimismo, all’amarezza che il diavolo ci offre ogni giorno, e allo scoraggiamento. Troviamo ogni giorno il coraggio per portare il Vangelo ai quattro angoli della terra. Forse la metà di noi, siamo nella vecchiaia, la vecchiaia - ha continuato - è la sede della sapienza della vita, come il vecchio Simeone, quella sapienza gli ha fatto riconoscere Gesù. Doniamo questa sapienza ai giovani, come il buon vino che con l’età diventa migliore". Il Papa rileva con gioia come "da ogni angolo terra si sia elevata la preghiera per il nuovo Papa" e riferisce di essere stato "carico di emozione per la folla assiepata in Piazza San Pietro" al momento della sua elezione.
Il Pontefice rivolge un pensiero grato al suo predecessore, Benedetto XVI: "La sua bontà, umiltà e mitezza rimarranno patrimonio spirituale per tutti" e la rinuncia è stato un "gesto coraggioso e umile". Poi ha aggiunto: "Ha arricchito la chiesa con il suo magistero di fede, umiltà e mitezza. Rimarrà un patrimonio spirituale per tutti: il ministero petrino vissuto con totale dedizione ha avuto in lui un interprete umile e paziente".
Nel saluto al Papa la maggior parte dei cardinali risponde allo stile informale e abbraccia il Pontefice. Qualcuno però bacia l’anello. Chi sceglie di omaggiarlo con un inchino non ha il tempo di farlo perché il pontefice lo tira su. Il cardinale filippino Luis Antonio Tagle si avvicina, abbraccia Bergoglio che gli racconta qualcosa per diversi minuti. Poi scoppiano insieme in una risata. L'americano Timothy Dolan mette una mano sulla spalla di Papa Francesco, si scambiano due battute e ridono insieme. Un cardinale africano si avvicina al Papa con una piccola busta di plastica. La apre e tira fuori i rosari chiedendo al pontefice di benedirli. Abbraccio e scambio di bacio, ma saluto breve, tra il Papa e il cardinale Angelo Scola. Particolarmente cordiale il saluto con Odilo Pedro Scherer, arcivescovo di San Paolo del Brasile, considerato alla vigilia del Conclave tra i più accreditati all’elezione. I due si sono scambiati baci sulle guance, stringendosi le mani, e un breve colloquio. Alla fine il Papa ha anche fatto il gesto con la mano per indicare di scrivergli.
Il cardinale Angelo Sodano nel suo saluto al Papa a nome del collegio cardinalizio, gli esprime "gratitudine per avere accettato l’invito del Signore. Sappia - ha aggiunto - che tutti noi suoi cardinali ci sentiremo a sua completa disposizione".
I cardinali, ha detto Sodano, cercheranno da parte loro di dare il loro "contributo come ella vorrà al ministero petrino", e ha citato la lettera di San Paolo ai Romani: "Ciascuno agisca secondo la grazia ricevuta mettendola al servizio gli uni degli altri". Finito il discorso del decano, nello scendere dalla piattaforma per andargli incontro Papa Francesco inciampa (foto) ma ritrova subito l'equilibrio e non cade.
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