Gli strani fondi al festival Indie. "A Pavia liste di collocamento al posto di quelle elettorali"

Fratelli d'Italia svela "un quadro preoccupante" dietro la manifestazione affidata senza bandi a due coop: "Gestirà un budget di oltre 76.000 euro"

Gli strani fondi al festival Indie. "A Pavia liste di collocamento al posto di quelle elettorali"
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La sezione di Pavia di Fratelli d'Italia ha indetto una conferenza stampa per comunicare quello che definiscono "un quadro preoccupante che emerge da una serie di accessi agli atti effettuati nei mesi scorsi". Inizia così il comunicato stampa del partito che attualmente rappresenta la minoranza nel capoluogo della bassa lombardia. "Dai documenti acquisiti risulta un sistema di affidamenti diretti da parte dell’Amministrazione comunale di Pavia che desta forti perplessità, sia sul piano dell’opportunità politica sia sotto il profilo del rispetto dei principi costituzionali di trasparenza e imparzialità", si legge ancora.

In base a quanto riferisce FdI sarebbe tutto collegato al Festival Indie, in programma in città dal 13 al 15 giugno. Si tratta della prima edizione della manifestazione interamente dedicata alla musica indipendente. Come si legge sui siti di cronaca locale come PrimaPavia, "l’organizzazione è frutto della collaborazione tra la neonata Cooperativa Kaboom e Matteo Forgiarini, già attivo nel prestigioso circolo Arci Biko di Milano". Sul sito ufficiale dell'evento viene anche specificato che l'evento è organizzato dal Comune di Pavia e realizzato da Kaboom in collaborazione con Downtown. "L’incarico per la realizzazione dell’evento è stato affidato con procedura diretta – e quindi senza gara pubblica – alla cooperativa Kaboom e a Downtown Studios, entrambe realtà riconducibili al medesimo soggetto candidato alle elezioni del 2024 nella lista del vicesindaco (Pavia a Colori)", dice ancora Fratelli d'Italia che conferma la recente costituzione di Kaboom: "La cooperativa, significativamente, risulta costituita pochi giorni prima dell’affidamento e gestirà un budget di oltre 76.000 euro, di cui circa 13.000 direttamente per la stessa cooperativa".

Tuttavia Fratelli d'Italia aggiunge anche altro nel suo comunicato: "Il caso del festival è solo la punta dell’iceberg. Gli ulteriori accessi agli atti hanno confermato un vero e proprio trend: incarichi e fondi pubblici affidati direttamente a soggetti politicamente vicini all’attuale maggioranza, spesso candidati nelle liste che l’hanno sostenuta. Tra gli esempi documentati: 7.000 euro affidati ad una candidata nella lista Pavia al Centro da un settore diretto dallo stesso assessore espressione di Pavia al Centro; 2.500 euro per la realizzazione di contenuti video a una candidata di Pavia a Colori; ulteriori 4.500 euro destinati allo stesso soggetto di Downtown Studios (Pavia a colori); l’assunzione di una nuova dirigente comunale con contratto ex art. 110, figura da tempo legata al Partito Democratico e candidata con lo stesso alle elezioni del 2019".

Fratelli d'Italia, conclude il partito, "ritiene che la pubblica amministrazione debba agire nel pieno rispetto dell’articolo 97 della Costituzione, che impone il buon andamento e l’imparzialità.

Per questo chiediamo che si metta fine alla pratica degli affidamenti diretti sistematici a soggetti politicamente vicini all’Amministrazione e si proceda, invece, con bandi pubblici e manifestazioni di interesse".

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