Allora non hanno capito, o fingono di non capire. Il problema, per il Pdl, non è chi sarà premier e chi ministro. Questo, semmai, è il problema del Pd, o di quel che resta di quel partito, che sull'ipotesi Amato tanto cara a Napolitano (il suo governo è già deciso, nero su bianco) rischia di saltare come su Marini e Prodi. Per Berlusconi il problema è un altro, più sostanziale. Chiunque sarà il premier dovrà garantire l'abolizione dell'Imu, la restituzione del maltolto, l'azzeramento delle tasse per le aziende che assumono giovani e via dicendo. Altrimenti meglio tornare a votare. Può Amato, l'uomo che nottetempo (era il '92) per risanare i conti ci mise le mani in banca e si inventò proprio l'Imu, garantire tutto questo? Può darsi e in tal caso massima collaborazione. Il Pd non reggerebbe una simile ipotesi? Affari suoi. Già una volta ci siamo dissanguati per rincorrere lo spread (falso problema, come leggete nell'articolo di fondo di oggi), poi rovinati per assecondare la moda dei tecnici. Direi che basta e avanza. Non possiamo pure morire per salvare il Pd.
Alla politica senza senso abbiamo già dato. Basta. Napolitano lo sa bene, e per questo ha preso un po' di tempo, rinviando ad oggi un annuncio previsto per ieri sera. L'importante è che il Pdl non molli di un centimetro.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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