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Il Pd punta sullo statalismo, ma Renzi imbarazza Bersani: "Togliere l'Imu? Si può fare"

Al Cav che vuole abbassare la pressione fiscale, Bersani risponde proponendo più investimenti nel pubblico. Ma Renzi apre: "Togliere l'Imu si può..."

Il segretario del Partito Democratico, Pier Luigi Bersani
Il segretario del Partito Democratico, Pier Luigi Bersani

Mentre Silvio Berlusconi sta incentrando tutta la campagna elettorale sulla necessità di abbassare la pressione fiscale, la ricetta di Pier Luigi Bersani è tutta incentrata su nuovi investimenti al settore pubblico. Quello presentato dal leader piddì è un piano in tre anni del peso di 7 miliardi e mezzo per rifinanziare le scuole e gli ospedali. Ma, ancora una volta, è Matteo Renzi a ricentrare il punto che sta più a cuore agli italiani impoveriti dalla recessione economica: le tasse. "La proposta di Berlusconi di eliminare l’Imu sulla prima casa - ha spiegato - è fattibile".

Il Partito democratico non ci sta a incentrare la campagna elettorale sul fronte delle tasse. Di abbassarle, la sinistra, non ce l'ha mai avuto in mente. D'altra parte, come dimostra uno studio fatto dalla Cgia di Mestre, la pressione è scesa ogni qual volta è andato al governo il centrodestra. Sin dalle prima battute di campagna elettorale lo stesso Berlusconi ha incentrato la propria ricetta per rilanciare il sistema Italia puntando sulla riduzione delle tasse: l'eliminazione l'Imu sulla prima casa, l'abolizione dell'Irap, la detassazione per le imprese che assumono i giovani e il condono tombale. Il Pd, invece, punta ancora una volta sulle opere pubbliche. Ieri sera, negli studi di PiazzaPulita, Bersani ha illustrato un piano per "ristrutturare scuole e ospedali" e finanziare progetti ambientali con la copertura che dovrebbe arrivare da "un allentamento del patto di stabilità con gli enti locali, con nuovi fondi strutturali e con la diminuzione delle spese per la difesa". Opere che "devono partire entro sei mesi" per creare lavoro.

"Noi stiamo scommettendo di vincere sulla serietà perché il Paese è nei guai e io non farò un altro mestiere - ha sottolineato Bersani - sono capace anch’io di prendermi un titolo sui giornali dicendo che restituirò i soldi dei viaggi di nozze ma non lo intendo fare". Una linea sulla quale si trova perfettamente d’accordo anche Renzi. "Il Pd ora è in testa - è l’invito del sindaco di Firenze - non si azzuffi su Balotelli ma mostri come immaginiamo il futuro sulla scuola, sui giovani, a quel punto Berlusconi sembrerà una sorta di Superpippo". Entrambi, però, non intendono aprire alla possibilità di abbassare la pressione fiscale, preferiscono "investire" una pioggia di soldi in opere senza nemmeno porsi il problema della razionalizzazione dei costi e degli sprechi della pubblica amministrazione mettendo mano, per esempio, ai buchi nella sanità fatti dalle Regioni rosse. Renzi si limita a dire che a lproposta di Berlusconi di eliminare l’Imu sulla prima casa è "fattibile" creando, così, un certo imbarazzo tra democratici e montiani. "Il centrosinistra - è il monito di Renzi - è in vantaggio e queste elezioni possiamo perderle solo noi se ci facciamo prendere dalla paura, bisogna invece non inseguire Berlusconi ma mostrare come governeremo noi il Paese tra venti giorni". Il fatto è che non si tratta di inseguire il Cavaliere ma andare al cuore dei problemi e delle preoccupazioni che affliggono gli italiani. Berlusconi lo fa, la sinistra no.

E i sondaggi premiano il leader del Pdl che, dopo la proposta di rimborsare i soldi dell'Imu, si è portato a un passo dal centrosinistra.

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