Pdl rassicurato da Napolitano: "Ora basta attacchi"

Distensione dopo la mobilitazione di lunedì. Soddisfatti i vertici del partito. Si confida in una tregua delle Procure da Milano a Napoli

Pdl rassicurato da Napolitano: "Ora basta attacchi"

Roma - Il Pdl si dice soddisfatto dal summit al Quirinale ma soprattutto dal successivo incontro tra Napolitano e il Csm. Al termine dell'incontro tra il presidente della Repubblica e la delegazione del partito formata da Alfano, Gasparri e Cicchitto, si butta giù una nota: «È stato un incontro molto rispettoso, chiaro e schietto. Esprimiamo fiducia e speranza riguardo le annunciate prossime pubbliche valutazioni del presidente della Repubblica». Si pone l'accento sulle mosse future del capo dello Stato che ha deciso di convocare il Csm, di cui è presidente. Come se fosse arrivata la rassicurazione di un successivo richiamo forte alle toghe. Il documento pidiellino prosegue: «La nostra posizione è nota: è in corso un tentativo di eliminazione per via giudiziaria del leader del centrodestra italiano che milioni di elettori hanno nuovamente scelto con un consenso che ha prodotto un sostanziale pareggio alle ultime elezioni. Il presidente Napolitano ha ascoltato con grande attenzione le nostre preoccupazioni per i rischi che sta correndo la democrazia italiana - si sottolinea nello scritto - di fronte a questi rischi il Pdl continuerà a esprimere, con tutte le forze, le proprie ragioni e a difendere la propria storia e quella di Silvio Berlusconi».
La nota del Colle parla di «vivo rammarico per il riaccendersi di tensioni e contrapposizioni tra politica e giustizia» e di «rammarico per la manifestazione politica senza precedenti all'interno del palazzo di giustizia di Milano». Ma dice anche e soprattutto altro. E il Pdl accende i riflettori sulla mossa del capo dello Stato di convocare il massimo organo della magistratura. Quagliariello è chiaro: «La cosa più importante è la convocazione dei vertici del Csm al Quirinale. Il capo dello Stato parla attraverso atti, sono atti di moral suasion perché non può interferire su altri poteri. Però sia la convocazione, sia il comunicato e quanto detto tra le righe è soddisfacente». Ma è il successivo documento del Colle, dove riprende la magistratura inquirente, a far piacere al Pdl. Napolitano chiede il rispetto di rigorose norme di comportamento di «quanti sono chiamati a indagare e giudicare, guardandosi dall'attribuirsi missioni improprie e osservando scrupolosamente i principi del giusto processo... con attenzione per le garanzie riconosciute alla difesa».
Musica per le orecchie del Pdl. La prima a commentare è Daniela Santanchè: «Napolitano ha capito. Grazie presidente». Ermetica ma efficace anche se poi aggiunge: «Adesso si tratta di capire e vedere se le parole del capo dello Stato hanno un seguito nei fatti». Ossia: vediamo cosa succede alle procure di Milano e Napoli. Anche Cicchitto è soddisfatto: «Il presidente della Repubblica ha espresso delle riflessioni che tengono conto delle preoccupazioni che gli abbiamo manifestato e ha messo in evidenza un alto grado di consapevolezza dei pericoli che corre la democrazia nel nostro Paese». Poi un richiamo alla cautela: «Le parole di Napolitano non vanno strumentalizzate in nessun senso, ma su di esse tutti devono riflettere». E Biancofiore: «Sapevamo di poterci fidare di Napolitano. Non a caso ci siamo rivolti a lui». Mentre l'ex ministro Bernini dice: «Una lezione di stile per tutti, a partire dall'Anm che ha perso una occasione per dismettere la propria casacca politica criticando la manifestazione del Pdl».

Nicola Cosentino dovrebbe costituirsi in carcere venerdì, quando saranno terminate le procedure di insediamento del nuovo Parlamento. A rivelarlo è l'avvocato Stefano Montone, difensore del deputato Pdl. Entro venerdì quindi l'ex sottosegretario andrà in carcere per effetto delle due ordinanze di custodia cautelare emesse dai due gip del tribunale di Napoli nel 2009 e nel 2011. Tra le ipotesi, oltre ad una delle case di reclusione campane (Napoli o Benevento) è possibile che si presenti in un penitenziario fuori regione. Intanto, il tribunale del Riesame di Napoli ha acquisito tutti gli atti relativi ai procedimenti penali di Cosentino, ma non ha ancora fissato l'udienza in cui si deciderà della sorte dell'ex coordinatore campano del Popolo della libertà.


I parlamentari Pdl che lunedì hanno manifestato in tribunale a Milano in difesa della democrazia


I giorni a disposizione del Gip di Napoli Marina Cimma per decidere sul giudizio immediato al Cav

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica