«Ci sarà una proposta del governo» sui tagli ai super-stipendi dei manager pubblici, annuncia il ministro della Pa Marianna Madia a margine di un convegno romano su «I manager pubblici che vogliamo». Il tetto agli stipendi nella Pubblica amministrazione, ha spiegato, «è ora tarato sul primo presidente di Corte di Cassazione. Ho già fatto una circolare dove, tra l'altro, esplicito che in questo tetto, facendo riferimento ad una norma del governo Letta, debbano essere cumulati anche tutti i trattamenti pensionistici, compresi i vitalizi». Si parla, a questo proposito, di 300mila euro l'anno ma «non è detto che si proporrà questo tetto: ci sono problemi oggettivi sulle quotate» e che «si può ragionare su una parte fissa e una variabile». Quanto ai programmi di spending review, ha aggiunto la Madia, «se si parla di 85mila esuberi nella Pa si utilizza un numero e una terminologia assolutamente sbagliati anche rispetto al piano Cottarelli. L'idea sarà di provare ad avere uscite, anche con prepensionamenti» ma ciò «per aiutare i giovani ad entrare nella Pa».
A chi le chiedeva se ci sarà un confronto con le categorie del pubblico impiego, il ministro ha risposto: «Non lo so, può anche darsi, ma non per forza».E ieri è tornato a parlare l'ad delle Ferrovie dello Stato Mauro Moretti sulla questione del suo compenso: «Vedrò la proposta, la apprezzerò, la valuterò se, come dice il presidente Renzi, lui mi saprà convincere».
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