
Nella giornata di oggi, il ministro dell'Interno, Matteo Piantedosi, avrebbe incontrato insieme al capo della polizia, Vittorio Pisani, prefetti e questori di Roma, Milano, Torino, Firenze e Bologna. Un vertice che si inserisce nella logica di avvicinamento alle manifestazioni e ai cosiddetti "scioperi generali". Il primo è convocato per venerdì 3 ottobre ma se la Flotilla di Gaza venisse fermata prima, i gruppi e i sindacati hanno già annunciato che sono pronti ad anticipare le piazze al grido di "blocchiamo tutto".
Rispondendo ai cronisti che gli chiedevano se "siamo pronti" alla manifestazione del 4 ottobre per Gaza a Roma, il ministro ha risposto "sempre", non lasciando trasparire alcuna preoccupazione per quelle che potrebbero essere situazioni potenzialmente pericolose per l'ordine pubblico. Da giorni il Viminale lavora a singoli dispositivi di sicurezza per garantire l'incolumità di tutti. Il messaggio che il Viminale vuol far passare è di tenere alta la guardia ma senza allarmismi, garantendo il diritto a manifestare affinché tutti facciano la loro parte, a cominciare da organizzatori e partecipanti. È in quest'ottica che da giorni si invitano gli attori, politici, istituzionali e civili a mantenere toni bassi e comportamenti corretti: la prova concreta è il dialogo costante che si sta tenendo con gli organizzatori, affinché i cortei si svolgano in tranquillità.
Ovviamente il quadro è chiaro a tutti: i cortei si stanno facendo sempre più violenti e proprio a Roma, dove i manifestanti si concentreranno sabato 4 ottobre a Porta San Paolo, è previsto per l'occasione l'arrivo di decine di migliaia di persone provenienti da tutta Italia e non solo. Una replica di quanto accaduto lo scorso 5 ottobre, quando sempre in quella zona si registrarono violenze inaudite degne di una vera guerriglia civile.
Le dichiarazioni di intenti di chi sarà in piazza, soprattutto tra le frange antagoniste, non sono delle più pacifiche e l'avvicinamento della Flotilla alle acque controllate di Israele, dove verrà presumibilmente fermata tra questa notte e domani mattina, non aiutano a stemperare gli animi. L'attenzione è concentrata sue due date chiave: 3 ottobre e 4 ottobre e il dispiegamento di forze dell'ordine sarà senz'altro massiccio.