Giorgia Bernadette ha poco più di sei mesi. Affetta da una grave e rara malattia congenita intestinale che colpisce soprattutto i bambini, ha già subìto sette interventi. Ma ogni volta che esce dalla sala operatoria, la piccola apre gli occhi, sorride e gioca con le manine. I suoi genitori, Laura Le Fossi e Roberto Serrago, della provincia di Cosenza, tengono duro, non hanno mai perso le speranze. Nemmeno quando, appena nata, i medici hanno dato poche ore di vita alla piccola Giorgia Bernadette. Dopo pochi giorni, i genitori hanno deciso di battezzarla. Poi è iniziato il calvario delle operazioni: cinque interventi a Cosenza, prima di essere trasferita d'urgenza con l'elicottero all'Ospedale Pediatrico Bambino Gesù, dove è stata sottoposta ad altre due operazioni.
L'intestino di Giorgia Bernadette misura appena 39 centimetri, un metro di meno di quello di una bimba della sua età. La mamma Laura non lascia neppure un attimo solo il suo fagottino, mentre il padre Roberto macina chilometri su chilometri per accudire gli altri tre figli.
Ci può essere un raggio di luce in una situazione così dolorosa? I genitori della bimba sognano un miracolo. E qualche giorno fa Laura ha indirizzato una lettera a Papa Francesco chiedendogli di poter incontrare la figlia. All'appello si sono uniti anche gli altri piccoli pazienti del terzo piano dell'ospedale che con lettere e disegni hanno invitato il Papa ad andarli a trovare.
Laura ha voluto chiamare la figlia Giorgia proprio in omaggio a Jorge Mario Bergoglio: «Questo Papa mi è piaciuto fin dal primo giorno che è stato eletto racconta Laura è un Papa eccezionale. Speriamo di poterlo incontrare presto. Intanto gli ho spedito una lettera raccontandogli la storia di mia figlia». A scegliere il secondo nome, Bernadette, è stata invece la sorellina, Valeria, di 10 anni, «innamorata» della veggente di Lourdes. «Avevano dato alla piccola poche speranze di vita racconta la mamma, che lavora in una azienda agricola ma io ho sempre sperato in un miracolo. Prego ogni giorno la Madonna di Lourdes e chiedo a Papa Francesco di salvare la mia piccolina». Dal 7 agosto la bimba si trova ricoverata all'Ospedale del Papa, dove è in cura dal professore Pietro Bagolan, direttore del Dipartimento di Neonatologia medica e chirurgica.
«I medici dicono che la bimba si sta riprendendo prosegue Laura Le Fossi ora sta molto meglio e presto potremo tornare a casa». Di certo la piccola dovrà trascorrere il Natale all'ospedale del Vaticano, ma una buona notizia alla fine è arrivata: il 21 dicembre riceverà davvero la visita speciale tanto desiderata, quella di Papa Bergoglio. «Voglio dire al Papa che Giorgia è un segno della vita, è un miracolo prosegue ancora la mamma - ho pregato tanto e, da quando sto a Roma, ogni mercoledì vado in piazza San Pietro all'udienza generale. Credo che sia un miracolo anche di questo Papa. Se Francesco verrà al terzo piano a salutare i piccoli pazienti, gli chiederò di benedire Giorgia Bernadette».
Mancheranno solo quattro giorni a Natale e verrebbe voglia di parlare di miracoli. Di sicuro Giorgia Bernadette meriterebbe di ricevere il suo regalo: poter giocare come tutti gli altri bambini.
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