POLICLINICO GEMELLI: BUCO DI 800 MILIONI Pisana in bolletta, l'ospedale del Papa ha rischiato il crac

L'ospedale del Papa ha rischiato grosso fino a qualche settimana fa. Il policlinico Gemelli, centro sanitario di eccellenza dell'area Nord di Roma che fa capo all'Università Cattolica e alla Fondazione Toniolo (espressione della Curia vaticana), ha vissuto i primi nove mesi del 2012 in una situazione di dissesto finanziario a causa dei mancati pagamenti della Regione Lazio.
A fronte di un'esposizione finanziaria di circa un miliardo di euro (gran parte della quale costituita da debito bancario) si registrava un ammanco di circa 800 milioni di contributi da parte della Regione, oberata a sua volta da un buco sanitario di rilevante entità. Solo l'intervento del governo e del ministro della Salute Balduzzi ha «imposto» lo stanziamento di 529 milioni per il 2012 che hanno di fatto salvato il policlinico. Che nel frattempo ha rischiato la cessione, ha mandato in cassa integrazione 80 dipendenti e ha tagliato le prestazioni (in pratica la gratuità di alcune cure non è più garantita).


Il paradosso della vicenda è rappresentato dal fatto che a Roma - sottolinea l'Aris Lazio - un posto letto nelle strutture religiose che svolgono servizio pubblico come il Gemelli costa tra il 30 e il 50% in meno rispetto a quello degli ospedali pubblici.

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