Primarie, nuovi brogli inguaiano Ferrandelli: la sinistra è al collasso

Un terzo gazebo finisce nel mirino degli inquirenti: a rischio la coalizione di centrosinistra. Ferrandelli sempre più isolato: rischia di non aver più l'appoggio alle amministrative

Primarie, nuovi brogli inguaiano Ferrandelli: la sinistra è al collasso

Il vero problema del Partito democratico è che, anche quando vince, poi alla fin fine perde. Dev'essere proprio un brutto vizio. Le primarie del 2012 si sono concluse in un vero e proprio sfracello per Pierluigi Bersani e compagni. E la figuraccia incassata a Palermo due settimane fa ne è l'emblema: la candidata del segretario Pd, Rita Borsellino, sconfitta dall'outsider Fabrizio Ferrandelli, sostenuto dai democratici ribelli, e i numerosi casi di brogli che rischiano di far saltare l'esito delle consultazioni. Si sta infatti allargando l’inchiesta sulle presunte irregolarità alle primarie del 4 marzo scorso sulle quali la procura di Palermo ha già aperto un fascicolo.

Questa mattina i carabinieri sono tornati nella sede del Partito democratico in via Bentivegna per acquisire altri documenti, riguardanti il voto nel gazebo di piazza Indipendenza. Il problema è che non è il primo seggio a finire nel mirino degli inquirenti. Nei giorni scorsi erano stati posti sotto sequestro i seggi dello Zen e di via Campolo. I militari hanno effettuato anche dei controlli al Comune per poter stabilire se le circa sessanta schede elettorali sequestrate ai due indagati per incetta di certificati elettorali - la rappresentante di lista di Ferrandelli, Francesca Trapani, e il suo compagno Marcello Sulli - siano vere o contraffatte. Nel gazebo di piazza Indipendenza il vincitore è risultato Fabrizio Ferrrandelli con 661 voti, 216 in più di Rita Borsellino giunta seconda con 415 preferenze. L'ex dipietrista ha vinto le primarie con 161 voti di scarto sulla Borsellino, risultato confermato prima dal comitato elettorale e poi dal collegio dei garanti che, però, ha annullato il voto nel gazebo dello Zen.

Il terremoto del dopo primarie sta letteralmente dissestando l'intera coalizione che, ieri mattina, ha iniziato a sfilacciarsi da Ferrandelli. Il vincitore (almeno per ora) delle primariecontinua a ribadire di "credere nel valore dell’unità del centrosinistra" e di non voler anteporre l’orgoglio personale al bene della città, "anche se ci sono stati dei comportamenti scorretti". "Sono pronto ad andare a trovare la Borsellino - ha assicurato ieri Ferrandelli - la chiamerò adesso per vederla nel pomeriggio. Sono pronto a parlare anche con Orlando, non ci può essere un problema personale. Non possiamo fare un favore ai Costa e agli Aricò".

I propositi di unità del giovane consigliere comunale si stanno scontrando con l’orientamento dei partiti minori della coalizione. Il segretario provinciale del Sel Sergio Lima ha ribadito le proprie perplessità sullo svolgimento delle primarie. E al giornalista che chiedeva se attorno a Ferrandelli non esistesse più una coalizione ha risposto un laconico "amen". D'altra parte anche il Partito democratico ha già fatto sapere che discuterà della situazione la settimana prossima.

Tra i probabili scenari emerge la possibilità di candidare un altro politico, espressione dei partiti a sinistra del Pd e pronto a correre contro Ferrandelli. Il centrosinistra torna, in questo modo, alle divisioni che c'erano prima delle primarie.

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