A processo per un «vaffa»

A processo per un «vaffa» all'assessore. Accade a Livorno, dove il giudizio pende sulla testa di un imprenditore sessantenne, Salvatore Favati, reo di aver affisso delle locandine con le quali mandava senza giri di parole a quel paese Maurizio Bettini, assessore comunale alla Mobilità. Due estati fa Bettini, criticato per le troppe multe inflitte ai cittadini, invitò i livornesi ad andare al mare in bici o con l'autobus. Un'uscita che innescò polemiche politiche e le battute della gente. Anche l'imprenditore s'indispettì e ripose con questa frase replicata su una cinquantina di volantini affissi in diverse zone della città: «Caro assessore Bettini, noi al mare ci s'andrà in filobusse, lei invece affanc... ci vada pure come gli pare».

L'assessore sporse denuncia e contro l'imprenditore fu emesso un decreto penale di 900 euro per «aver offeso l'onore e la reputazione dell'assessore». Ma Favati ha presentato ricorso definendo la locandina «una critica goliardica contro un uomo pubblico che entro certi limiti la deve accettare».

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