La protesta dei radicali: alla Camera marijuana seminata nei vasetti

Protesta dei radicali a Montecitorio. La Bernardini "pianta" i semi di marijuana: "È un'iniziativa non violenta a favore della cannabis a uso terapeutico"

La protesta dei radicali: alla Camera marijuana seminata nei vasetti

A un certo punto della conferenza stampa, mentre alcuni malati di sclerosi multipla stavano raccontando il proprio "calvario" scandito dal progredire della malattia e dalle procedure che vincolano le cure legate all’uso di derivati naturali o di sintesi della cannabis, Rita Bernardini ha tirato fuori dalla borsa tre vasetti di terracotta per metterli sul tavolo. Subito dopo, la deputata Radicale ha estratto una bustina di semi e li ha piantati simbolicamente.

"Questa è cannabis. Questa è la nostra disobbedienza civile", ha spiegato la Bernardini durante la conferenza stampa indetta a Montecitorio. Una dimostrazione che la deputata radicale ha bollato come "iniziativa non violenta di affermazione di coscienza sulla cannabis terapeutica". Il reato di coltivazione di sostanze stupefacenti inizia con la posa dei semi e le sanzioni massime vanno da 6 a 20 anni, con multe da 26mila a 260mila euro. Altrettanto in bella vista sono apparse le confezioni di Bedrocan, dell’omonima casa farmaceutica olandese che produce infiorescenze di cannabis. "Nei primi c’è la cannabis legale per la terapia del dolore ma al costo di 500 euro al mese e di una complicata trafila burocratica - ha spiegato Fabrizio Pellegrini - gli altri rappresentano la coltivazione fai da te a bassissimo costo che però, legge alla mano, porta a irruzioni delle forze dell’ordine e a pesanti conseguenze sul piano legale".

Dal 2009 i radicali chiedono di depenalizzare la coltivazione rudimentale e domestica di cannabis.

"È irragionevole - ha osservato la Bernardini - che il modesto coltivatore di qualche piantina di canapa indiana viene sanzionato penalmente mentre viene sanzionato solo in via amministrativa se se la procura ricorrendo a uno spacciatore".

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