Politica

Quando la Merkel disse ai suoi: "Mi adopero perché in Italia non cambi la linea politica"

Il consigliere della cancelliera tedesca rivela: "Ci disse che si sarebbe spesa perché in Italia continui a governare Monti"

La cancelliera tedesca Angela Merkel e il premier Mario Monti
La cancelliera tedesca Angela Merkel e il premier Mario Monti

Angela Merkel non perde occasione per provare ad dire la sua sull'Italia. Da quando a Palazzo Chigi c'è Mario Monti, l'operazione è stata più semplice. Proprio per questo, la cancelliera tedesca vorrebbe che, alle prossime elezioni, il Belpaese mantenesse lo status quo. Tanto che più volte, in modo diretto o indiretto, ha espresso il proprio appoggio al Professore.

Dopo che diversi esponenti del governo tedesco avevano espresso il proprio favore nei confronti di Monti, anche la Merkel ha invitato pubblicamente gli italiani a non cambiare in modo da garantire che l'Italia resti sul cammino giusto. "Io sostengo quello che Mario Monti ha messo in campo per le riforme", ha spiegato la cancelliera tedesca. Come se ce ne fosse ancora bisogno, il consigliere della Merkel, Elmar Brok, ha raccontato che è stata la cancelliera in porsona a comunicare "direttamente" al governo l'importanza che il Professore rimanga a Palazzo Chigi. "Non voglio interferire nel dibattito interno italiano su chi sarà il futuro premier del Paese - ha detto la Merkel - ma mi adopererò perché la linea politica attuale in Italia sia preservata, perché continui".

Oltre ad essere consigliere della cancelliera tedesca, Elmar Brok è membro del Ppe e presidente della commissione Esteri all’Europarlamento. In una intervista al Corriere della Sera, ha svelato i piani della Merkel sul governo italiano. Il voto democratico non è tenuto da conto. Come già successo l'anno scorso, quando i poteri forti hanno contribuito al passo indietro di Silvio Berlusconi dalla presidenza del Consiglio, adesso trorna il pressing in vista delle elezioni. Il tempo stringe. Fra un paio di mesi gli italiani andranno al voto. E l'Europa teme che i governo possa finire nelle mani della sinistra e della Cgil, un'eventualità che potrebbe azzerare i sacrifici rischiesti da Monti agli italiani in questi mesi. La deriva radicale del Pd, che ha preferito consegnarsi nelle mani di Pier Luigi Bersani anziché rinnovarsi con Matteo Renzi, potrebbe infatti essere un ostacolo per tutta l'Unione europea. I mercati hanno già dato un chiaro segnale in questo senso."Questa crisi europea - ha spiegato Brok - non può essere risolta senza l’Italia, senza la sua stabilità".

A Bruxelles anche il Ppe ha fatto capire, abbastanza chiaramente, che l'ipotesi Monti a Palazzo Chigi potrebbe andare più che bene. Pur rigettando a le accuse di interferenza politica del Ppe, Brok sta aspettando la risposta del Professore sul suo impegno politico in Italia.

"Noi non abbiamo candidato nessuno ha concluso - d’altra parte, però, è vero che per molti di noi Monti è stato ed è un ottimo leader".

Commenti